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giovedì 5 giugno 2014

Questa casa non è un albergo

Di solito Bisba è abbastanza ubbidiente: quando la sera la chiamo per dormire in casa arriva abbastanza rapidamente. Motivi di ritardo possono essere la caccia, la difesa del territorio da altri gatti oppure semplicemente la distanza. Comunque negli ultimi anni Bisba ha passato la notte all'aperto solo pochissime volte.

Ieri l'ho chiamata a lungo ed ero ormai arrivato al mio “ultimo tentativo”: il tentativo dopo il quale spengo la luce in giardino e vado a letto: in genere Bisba sembra avere un sesto senso e arriva di corsa...
Anche stavolta, tirando un sospiro di sollievo, ho sentito un rumore fra le frasche dalle quali poco dopo è emersa una macchia chiara. Miagolando Bisba mi è passata accanto e ci siamo diretti verso la porta di casa: all'ultimo angolo lei però si è fermata intenta ad ascoltare rumori (o magari odori) che solo lei poteva sentire.

L'ho chiamata molte volte ma, invece di entrare, è sparita in un cespuglio. Molto seccato ho deciso di lasciarla fuori e sono andato a dormire: questa casa non è un albergo!

Durante la notte l'ho sognata un paio di volte e ho avuto netta la sensazione che fosse rimasta fuori e che avrei dovuto farla entrare in casa. Poi però, nel dormiveglia o nel sogno, mi “ricordavo” (sbagliando!) che fosse già dentro e lasciavo perdere e tornavo (o continuavo!) a dormire.

Ricordo un frammento di sogno dove mi alzo per guardare fuori dalla mia finestra di camera (quella alla quale Bisba si “affaccia”: v. Bisba silvestre) e vedo della brina sulle foglie dell'alloro; penso che debba essere una notte molto fredda ma poi mi rendo conto che c'è una luce come in pieno giorno: mi “spiego” la stranezza motivandola con una lampada molto potente e me ne torno a letto.

Ecco, credo che le numerosi apparizioni di Bisba nei miei sogni siano dovuti al suo miagolare nella stanza accanto oppure, come suppongo sia avvenuto stanotte, fuori dalla mia finestra: il regista dei miei sogni, invece di permettere ai suoi lamenti (*1) di svegliarmi, li inserisce nella trama in maniera da dargli un senso...

In conclusione Bisba è riuscita a non farmi dormire bene ma anche lei non deve avere passato una buona nottata: quando stamani, verso le 6:30, sono sceso ad aprire la porta lei si è fiondata dentro con un “miao” indignato per la lunga attesa!

Nota (*1): si tratta di un fenomeno noto: non ricordo assolutamente dove l'ho letto ma è risaputo che gli stimoli esterni, se non abbastanza forti da svegliare il dormiente, vengono integrati nel sogno per non disturbarne il riposo....

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