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domenica 17 settembre 2017

“Che succede?”

Qualche lettore fra i più attenti avrà forse notato che è da qualche giorno che non scrivo...

Il motivo è semplicemente complicato: sono a casa di mio padre a fare da infermiere. In realtà era una cosa programmata e mi sono infatti portato dietro il mio calcolatore, la mia tastiera (di quelle per scrivere!), la mia chitarra, il mio amplificatore, le mie cuffie, i miei appunti per l'epitome etc...

Il problema non è che mi manca il tempo per scrivere ma è che non lo ho quando servirebbe a me, quando cioè sarei in vena di impegnarmi in un'attività mentale abbastanza faticosa: questo perché dovrei adattarmi ai ritmi di mio padre, sfruttare ad esempio il suo pisolino dopo pranzo, o magari la sera dopo le 22:30. Idem per esercitarmi con la chitarra, andare avanti con l'epitome, etc... Tutte attività sostanzialmente ferme.
Mi si potrebbe rispondere che sono abituato male. Forse è vero ma non bisogna dimenticare che la mia usuale libertà dalle costrizioni ha avuto un suo prezzo: ho rinunciato a un buon lavoro, a una mia famiglia...

Nel complesso non sono molto tagliato per questo genere d'assistenza: mi sentirei molto più a mio agio a fornire consigli filosofici! Preferisco di gran lunga la teoria alla pratica...
Non per nulla mio padre mi ha definito scherzosamente un incrocio fra un'infermiera nazista e una suocera acida.
È che "voi italiani" non rispettate le regole: se il dottore prescrive di camminare 30/40 minuti al giorno allora si cammina per quel periodo di tempo; se bisogna bere un litro e mezzo d'acqua al giorno lo si beve. Invece mio padre vorrebbe limitarsi alle sue pilloline evitando ciò che richieda un suo impegno maggiore.
A dire il vero anch'io non sono molto ligio alle regole: ma se le infrango lo faccio per motivi morali non per pigrizia o sciatteria.

Ecco, ad esempio adesso sono stato interrotto. Ho perso il filo: avevo in mente una bella idea filosofica a cui volevo arrivare ma adesso mi è sfuggita e non ho voglia di inseguirla. In effetti è normale che le attività creative, come in fin dei conti è scrivere pezzi sul viario, richiedano i propri tempi e non si adeguino a quelli altrui...

Altra interruzione, molto più lunga della precedente, e siccome fra 5 minuti avrò un altro impegno è bene che interrompa adesso. Tanto lo scopo di far sapere che sono ancora vivo l'ho già raggiunto...

Conclusione: qualche giorno fa avevo voglia di scrivere un pezzo sulla prostituzione, poi avrei da scrivere di Netflix (l'altro motivo per cui sto scrivendo poco!) e tante altre idee varie nate e morte nei giorni scorsi...

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