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lunedì 29 gennaio 2018

Con tristezza verso le elezioni

Che tristezza, che senso di impotenza...
Non c'è un solo partito decente da votare: forse qualche formazione politica di gente in gamba (e sconosciuta) ci sarà anche ma prenderà lo zero qualcosa di voti e sarà quindi irrilevante...

Anche per questo motivo non ho ancora indagato quale sia il nuovo sistema elettorale: sulla fiducia, avendo ormai maturato una buona conoscenza di chi siano i nostri soloni, immagino che sia una ca#### totale...

Il PD di Renzi, senza l'ipervisibilità dell'ex primo ministro, sta affondando nei sondaggi: le promesse non mantenute, il nepotismo, i favoritismi e le prebende distribuite a piene mani hanno infranto l'illusione che nel giovanotto ruspante ci fosse qualcosa di buono.

Ed ecco che rialza il capo una destra in decomposizione sia morale che di idee e uomini. Senza parlare del suo leader che ormai è l'ombra di se stesso: v. La verità su Berlusconi per chi ha poca memoria.
Il suo vantaggio, almeno nei sondaggi, è frutto non di un buon lavoro all'opposizione ma solo dell'incapacità dei vari governi targati PD: essi hanno fatto così male che gli elettori, semplicemente, non sanno più dove sbattere la testa.
L'eventuale vittoria della destra non rappresenterebbe il trionfo costruttivo dell'alternanza democratica ma solo l'ennesimo gradino verso il basso nel pozzo di un circolo vizioso politico dove l'elettore disperato non vota per il meglio ma per il meno peggio.

Il problema è che destra e sinistra italiana (come pensavo già dal 2000 circa in poi e ho scritto nel 2011, v. Douche & Turd) sono la stessa cosa: le differenze sono sfumature, questione di gusti.
Fra le due parti è solo una gara a chi fa peggio: se in questi anni al governo invece di Renzi ci fosse stato Berlusconi non sarebbe cambiato niente: anche lui avrebbe buttato 12 miliardi negli inutili F35 e avrebbe, più o meno pedissequamente, seguito le indicazioni dei parapoteri internazionali che mirano a spolpare l'Italia.
Quel che cambia è solo lo stile: (finto) moderno, (finto) efficiente e (finto) dinamico Renzi, (presunto) fascino casereccio stile anni '80 Berlusconi.
Il PD è solo, tradizionalmente, più protetto dai media (avete letto gli articoli sull'alleanza fra Renzi e De Benedetti?), che quindi cercano (evidentemente dovendo compiere sforzi enormi) di mostrarlo un po' meglio di quel che è... ma la sostanza è la stessa: stesso humus, stesso pattume...

E poi c'è il M5S, la mia speranza tragicamente delusa del 2013. Una forza politica che NON VUOLE vincere le elezioni e il cui scopo è solo quello di incanalare in ambito democratico il malcontento popolare (il M5S è un populismo apparente e inefficace secondo le mie definizioni di [E] 12.4). Non è un caso che il candidato unico Di Maio abbia, usiamo un eufemismo, lievi carenze di italiano: il suo scopo è infatti quello di piacere principalmente a una fascia di elettori, altrettanto istruita. Sicuramente persone in buona fede, che vorrebbero realmente un rinnovamento e un futuro migliore, ma molto ingenue...
Peccato però... Se Grillo & C. avessero voluto cambiare l'Italia avrebbero potuto farlo... o almeno avrebbero potuto provarci. C'era tutto: le persone sul territorio, l'entusiasmo, la speranza, l'energia...
Invece no: l'unico programma serio del M5S è fare altri 5 anni di opposizione virtuale, urlata e totalmente ininfluente.

E la Lega? È l'alternativa, sempre inutile, al M5S: pesca fra gli arrabbiati e i delusi del nord. Toni e argomenti sono diversi ma lo scopo è lo stesso: incanalare il malcontento popolare in ambito democratico. Dare una speranza per poi tradirla e non fare niente.
Se non sbaglio (seguo zero queste pantomime) Salvini si è alleato con Berlusconi, no? “Dimmi con chi vai e ti dirò chi sei” è un proverbio valido anche in politica.

Poi immagino che, come al solito, ci siano molti altri corpuscoli politici che raccoglieranno qualche voto di nicchia. Tutti comunque ininfluenti: al massimo presteranno qualche voto alla nuova maggioranza in caso di necessità. Inutile quindi votarli.

Che farò io?
Ancora non ho deciso ma molto probabilmente non andrò a votare: lo sapete, ho un caratteraccio e non mi piace essere preso in giro. Non voglio avallare questa farsa, questa democrazia taroccata, con la mia partecipazione; né voglio rendermi, almeno moralmente, complice delle nefandezze che saranno certamente compiute contro l'Italia e gli italiani. Non distruggeranno il nostro paese con l'aiuto del mio voto.
L'unico piccolo dubbio che ho è quello di conoscere chi saranno i candidati del M5S in lista nella mia circoscrizione: se ci fosse qualche persona che conosco personalmente e che ritengo capace FORSE la voterò (*1).

Conclusione: che tristezza, che vuoto pneumatico di speranza...

Nota (*1): non ho seguito neppure le “parlamentarie” del M5S ma suppongo siano state, come al solito, opache e incerte. Dubito che le persone meritevoli siano riuscite a emergere visto che, scientemente, non gli sarà stata data la possibilità di farlo...

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