«[Figlio dell'uomo] Porgi l'orecchio e ascolta le parole di KGB
e applica la tua mente alla SUA istruzione
» Pv. 22,17

Qui si straparla di vari argomenti:
1. Il genere dei pezzi è segnalato da varie immagini, vedi Legenda
2. Per contattarmi e istruzioni per i nuovi lettori (occasionali e non) qui
3. L'ultimo corto è questo
4. Molti articoli di questo blog fanno riferimento a definizioni e concetti che ho enunciato nella mia Epitome gratuitamente scaricabile QUI. Tali riferimenti sono identificati da una “E” fra parentesi quadre e uno o più capitoli. Per esempio: ([E] 5.1 e 5.4)

sabato 1 aprile 2017

Lezione XCI: Bidè

Finalmente sono riuscito a fare una nuova lezione col maestro! A dicembre mi aveva dato buca lui, poi a gennaio e febbraio non avevo più suonato, a marzo gli avevo dato buca io (comunque avvisandolo il giorno prima!) e finalmente ieri ce l'abbiamo fatta!

Come sempre, quando è tanto che non ci vediamo, mi occorre molto tempo per spiegargli i miei progressi (e difficoltà) col risultato che poi rimane poco tempo per affrontare concretamente i vari problemi: comunque anche stavolta ho imparato molte cose interessanti.

Riscaldamento: ormai da molti mesi ripetevo lo stesso esercizio e quindi, anche se non particolarmente importante, gli ho chiesto di cambiarmelo perché non lo sopportavo più...

Per curiosità, per capire quanto mi avesse stufato, avevo scritto:
Lez. XC (6 Novembre 2016): «Riscaldamento: mi è veramente venuto a noia ma non c'è stato tempo per cambiarlo.»
Lez. XXCIX (28 settembre 2016): «Riscaldamento: questo non si è toccato... Inizia ad annoiarmi ma, comunque, è solo riscaldamento e quindi fa poca differenza...»

Il nuovo esercizio è piuttosto interessante. Usando Hydrogen, in un tempo di 4/4, devo costruirmi una base che scandisca i quarti (con un open HH), tutti i sedicesimi (con un close HH) e il particolare sedicesimo (o coppia di sedicesimi) che voglio accentare (con uno snare jazz). Inizialmente mi ha suggerito di accentare il terzo sedicesimo che è il più facile. Devo suonare un accordo sull'accento. Col tempo dovrò provare a spostare l'accento su sedicesimi diversi e, magari, usare coppie di accenti.
L'idea del maestro è quella di addestrare il mio orecchio a seguire il ritmo senza bisogno di contare ma andando a orecchio: in parte lo sto già facendo quindi non dovrebbe essere un problema.
In pratica invece di contare devo ascoltare l'intera sequenza di suoni finché non acquistano un loro “senso” autonomo nella mia mente. L'esempio che mi ha fatto è stato: “è come quando ripeti tante volte di seguito debbi: alla fine ti suona come bidè!”

Altro esercizio che mando in pensione è quello con gli accordi di settima (Accordi + ero arrivato a 68bpm): riuserò invece i miei vecchi giri di accordi a rotazione per questo esercizio.

Accordi +: tolto. Mi eserciterò a rotazione su vari accordi facendo il riscaldamento: vedi sopra.

Midnight Madness: come preannunciato l'ho momentaneamente abbandonato.

She is my sin: dalle prime 84 battute sono passato alle prime 132. Suono per tre o quattro minuti consecutivi. Non è difficile (la chitarra d'accompagnamento) mi piace e mi dà soddisfazione. Comunque ogni volta ci infilo errori sempre in punti diversi perché, fondamentalmente, mi confondo nella sequenza delle battute. Tecnicamente c'è solo una parte veloce che mi dava problemi ma ultimamente inizio a suonarla bene.

The final countdown: anche qui grandi progressi! Vari passaggi mi risultavano tecnicamente difficili: suonare l'ultimo ottavo della battuta diverso; la ritmica un pelino troppo veloce per me...
Adesso suonare l'ultimo ottavo diverso dagli altri mi rimane banale e la ritmica, improvvisamente, da circa un paio di settimane appena, riesco a “dominarla” (nel senso che se mi accorgo di essere un po' indietro ho margine per accelerare e rimettermi in pari).
L'unico problema era stoppare il power chord bicorde E5 che usa la 6° corda a vuoto: la mia soluzione era molto macchinosa perché alzavo l'indice dalla 5° corda e contemporaneamente usavo il pollice per stoppare la 6° corda. Insomma dei movimenti un po' complicati da eseguire rapidamente.
Proprio il giorno prima della lezione avevo pensato che forse sarebbe stato più facile stoppare queste corde usando la mano destra... e il maestro me lo ha confermato! Il problema è che adesso mi viene spontaneo il movimento più complicato e mi ci vorrà un po' per abituarmi a questo metodo diverso...
Ah! il maestro mi ha anche semplificato delle battute dello spartito che diventavano un po' troppo difficili e non erano particolarmente interessanti: ancora però devo studiarle...

Hard Rock Halleluja: che soddisfazione questo brano! Ho studiato appena le prime 39 battute (di cui alcune semplificate dal maestro) ma la difficoltà del pezzo rende palesi i miei progressi: un sei mesi fa sarebbe stato semplicemente impossibile per me eseguire alcuni passaggi. Vedi i vari pezzi col marcatore “unplugged” per ascoltare in concreto i miei sforzi...
Forse però ne sospenderò lo studio, dipende da quanto mi prende di tempo la nuova esercitazione: il maestro mi ha lasciato libertà di scelta...

Star Wars: già tolto. Nel frattempo l'avevo sostituito con Chevalier (titolo incompleto) che ho poi risostituito con Birds of Wardei Sabaton (appena mi decido a registrarmi cambierò anche questo brano, probabilmente in settimana).
Ristudiare questi vecchi pezzi mi piace molto perché noto i progressi: nella velocità con cui re-imparo le battute (sebbene già studiate in precedenza), nella maggiore precisione con cui seguo il tempo, nella pulizia degli accordi e delle note e nei passaggi che ricordavo “difficili” e che invece adesso mi sembrano “facili”.

Desert Queen: tolta... mi aveva un po' stufato e poi non c'era tempo per il maestro per trascrivere nuove battute (non ho trovato nessun spartito in linea per questo brano).

Aces High: un brano che avevo riesumato a inizio marzo. In realtà ne volevo studiare un altro (probabilmente The Trooper) ma fra i miei archivi ho trovato questo e non ho avuto voglia di cercarne altri...
È un brano buffo: la chitarra (ce n'è più di una) che studio sembra un lungo esercizio. Prima c'è una breve melodia che si ripete uguale per 18 battute, poi c'è un “esercizio” (bellino!) col pull off che si ripete uguale per 16 battute, poi c'è una serie di power chord (bellini!) che si ripetono per 30 battute spostandosi sul manico... Ed è qui che sono arrivato.
Ah, negli accordi a metà manico ho il problema di plettrare correttamente tutte le corde (a causa della velocità e del poco spazio sui tasti): il maestro mi ha suggerito di trasformarli in bicordi: in questo modo se faccio un errore lo noto più facilmente e quindi posso correggermi. Ottimo suggerimento!
Nel complesso sarebbe un ottimo esercizio da fare come riscaldamento!

Pentatomica: è l'altra novità della lezione. È un esercizio di creatività simile al vecchio Trapezio: sopra un base musicale in Em devo suonare le note della relativa pentatonica con l'aggiunta di una sesta nota: la seconda maggiore. L'unico vincolo che mi ha dato il maestro è quello di concludere ogni mia “improvvisazione” sulla tonica (ovvero sul MI). Se poi mi annoio e voglio, ad esempio, improvvisare su Unholy paradise (che mi pare fosse in Bm) basta che trasli opportunamente i tasti della pentatonica...

Altro: probabilmente l'avevo già scritto altrove ma giova ripeterlo: da novembre mi esercito sempre in piedi invece che seduto. Il motivo è che semplicemente la chitarra così è più stabile e, anzi, ho forse maggior libertà di movimento con le braccia visto che se ne sta appesa al collo.
Inoltre l'ordine con cui eseguo gli esercizi, fatto il riscaldamento, adesso è casuale: in questa maniera ho il vantaggio di non arrivare stanco sempre sullo stesso esercizio (che quindi tendevo a trascurare) e di rendere la mia mente più elastica e in grado di focalizzarsi sul brano che voglio suonare molto più rapidamente (prima se cambiavo qualcosa nell'ordine di esecuzione mi trovavo a disagio...).

Conclusione: adesso devo vedere come mi trovo con i nuovi esercizi e con le nuove battute e poi deciderò quando fissare la prossima lezione col maestro...

Nessun commento:

Posta un commento