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martedì 1 marzo 2016

Ultimisstoria 2

Ormai ho letto quattro riviste di Storia Illustrata e la loro struttura comincia a essermi chiara.
In genere ci sono due articoli sulla seconda guerra mondiale, uno di storia “attuale”, uno sulla prima guerra mondiale, uno sul risorgimento, uno sull'epoca napoleonica, uno sul medioevo e uno di storia antica. Di solito c'è poi almeno un articolo su un argomento che attraverso più epoche (i carabinieri, il cavallo, la cavalleria, il motore a scoppio, etc...) oltre naturalmente alle varie rubriche. Poi c'è l'articolo biografico (che può rientrare in una delle precedenti categorie o no) e, ovviamente, l'eccezione che tocca altri periodi storici...

In genere l'unico articolo che leggo sempre è quello di storia antica, gli altri solo se colpiscono per qualche motivo la mia curiosità.

Un esempio tipico è il seguente articolo biografico su Lou Andreas-Salomé (*1): l'avete mai sentita nominare? Io no...
Come si evince semplicemente contando le righe a lei dedicate su Wikipedia gran parte della sua notorietà derivano dal periodo in cui fu intima amica di Nietzsche e per la foto che vede aggiogato il grande filosofo a un carretto guidato da detta signorina.
Poi si scopre anche che scrisse varie opere di psicoanalisi ma la mia sensazione è che, lei per prima, avesse molti problemi psicologici irrisolti. Forse la sua qualità più notevole fu però quella di riuscire ad affascinare grandi uomini: poeti, filosofi, scienziati...

Un altro articolo interessante (*2) è sui motivi dell'entrata in guerra degli USA nella prima guerra mondiale. L'articolo è tutto incentrato su un telegramma scritto in codice che il governo tedesco inviò alla sua ambasciata a Città del Messico nella totale convinzione che il suo contenuto non potesse venire compreso. In realtà gli inglesi erano già riusciti a decifrare tale codice e riuscirono a gestire la situazione in maniera da ottenere il sostegno militare degli USA.
Quello che però mi ha colpito è che, in pratica, la stessa storia si è ripetuta nella seconda guerra mondiale grazie alla decriptazione del codice Enigma.
Questo ci insegna due cose: è impossibile vincere una guerra contro chi conosce in anticipo le tue mosse perché è come giocare a poker contro qualcuno che vede le tue carte; la seconda è invece solo una sottile sensazione e riguarda la totale sicurezza dei tedeschi nella proprie certezze: questo mi pare possa derivare da una fiducia negli assoluti che non lascia spazio a zone grigie: buono, giusto, sbagliato, bianco, vero perseguiti con cieca cocciutaggine più che con aperta perseveranza: ovvero insistendo più sul metodo che sull'obiettivo. Da questo punto di vista sono curioso di arrivare a studiare Kant nel corso di filosofia: voglio vedere se un germe di questa maniera di ragionare, decisamente rigida, si possa intravedere nelle sue teorie...

Conclusione: la storia è sempre interessante quando i suoi riflessi si proiettano nel futuro illuminandolo e rendendolo più comprensibile.

Nota (*1): Storia Illustrata n. 245 Aprile 1978 – La vera Lou Salomé – Italo Alighiero Chiusano
Nota (*2): Storia Illustrata n. 245 Aprile 1978 – Per un telegramma l'America entrò in guerra – Elio Nissim

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