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lunedì 7 settembre 2015

Superpippo

Chi crede in Superpippo?
Una (piccola) frazione dei miei conoscenti sta iniziando a essere attratta, niente pippò di meno che, da Pippo Civati.

Molti di essi infatti, da quando hanno abbandonato il M5S, sono politicamente un po' allo sbando. Dopo il fallimentare tentativo di costruire tutti insieme qualcosa di nuovo ognuno sta cercando, nell'area politica che gli è più congeniale, un'alternativa convincente. Il problema è che non esistono alternative, non dico convincenti, ma neppure decenti...

Capisco perfettamente coloro che si illudono di aver trovato un'opzione valida: dopo anni, magari decenni come nel mio caso, che non ci si impegnava attivamente nella politica è dura ammettere che adesso non esiste alcuna forza politica in grado di rappresentarci. È naturale illudersi dicendosi che il partito XXX, magari non sarà perfetto, ma almeno è composto da gente “per bene” ed è sicuramente migliore degli altri...

Io però non vedo assolutamente nessuna forza che mi convinca minimamente: se si dovesse votare domani probabilmente voterei di nuovo il M5S ma stavolta senza alcuna speranza di cambiamento e, anzi, turandomi il naso. Ma oggi non voglio parlare del M5S, e di come si stia evolvendo nella direzione sbagliata, ma di Pippo...

Potrà mai essere Pippo Civati l'uomo del cambiamento di cui l'Italia ha disperatamente bisogno?
Ovviamente, non seguendo tivvù o giornali, ne so pochissimo ma quel poco che so mi è sufficiente...
Vediamo di elencare le mie informazioni che lo riguardano.

1. Politico cresciuto nel PD.
Già questo, come scrissi anni fa a proposito di Renzi (v. Riflessioni primarie del 2012), mi pare un brutto biglietto da visita: i miei dubbi riguardano il fatto di come si possa essere una persona onesta e militare (*2) all'interno di tale partito (ma sarebbe lo stesso per PDL, Alleanza Nazionale, SEL etc...). Lo si fa per poi cambiarlo dall'interno? Non mi convince. Un esempio forte: non si diventa mafiosi per poi combattere la mafia dall'interno...
Da questo punto di vista la creazione da parte di Grillo (o Casaleggio?) di una forza completamente nuova era giusta e vincente e, per questo, il M5S è riuscito a ispirare (e illudere) milioni di italiani...

2. Politico di professione.
Non so, forse dovrei controllare su Wikipedia, ma mi pare giovane per avere una storia lavorativa significativa al di fuori della politica. Essere un politico di professione è per me garanzia solo di saper chiacchierare bene davanti alle telecamere e, contemporaneamente, essere al di fuori dalla vita reale del paese. Insomma un altro brutto biglietto da visita.

3. Comportamento in parlamento.
Più significativo è il comportamento all'interno del Parlamento: in questi anni di governo Renzi, a quel che mi risulta, ha sempre ubbidito agli ordini di partito quando il suo voto avrebbe potuto essere decisivo e, al massimo, ha votato autonomamente solo quando non serviva a niente. Non per nulla Renzi ha sempre ottenuto la maggioranza a tutte le votazioni che contano.
Civati può giustificare le sue azioni come preferisce ma, come ho spiegato, le chiacchiere dei politici non le ascolto e guardo i fatti. E i fatti parlano chiaro...

4. La fuoriuscita dal PD.
Almeno credo che sia uscito! Ricordo tanti tentennamenti, tante incertezze e moltissimi passi indietro...
Ma l'essere finalmente uscito dal PD, riconoscendo implicitamente come fallimentare la linea politica di Renzi, lo rende dunque in grado di creare una nuova aggregazione politica necessaria a salvare l'Italia?
In teoria sarebbe anche possibile ma date le premesse non ci spero né ci credo.

Se proviamo a mettere insieme queste informazioni, e ricordiamo quale sia stato il comportamento consueto del PD, arriviamo a una semplice interpretazione del reale motivo della fuoriuscita di Civati: raccogliere sotto il proprio vessillo tutti gli scontenti del PD di Renzi e della sua politica a favore dei poteri forti (*1). E magari qualche deluso dal M5S, magari in origine proveniente dal PD, che non se la sente di tornare al vecchio ovile.
Sono sicuro che l'uscita di Civati sia stata concordata, forse non con Renzi direttamente, ma almeno con l'apparato del partito: probabilmente si aspettava con precisione matematica che il consenso di Renzi scendesse sotto un livello ben preciso per massimizzare l'effetto della sua fuoriuscita: troppo presto e avrebbe indebolito il governo; troppo tardi e non avrebbe convinto quelli che ormai si erano allontanati...

Conclusione: in questa ottica, qualsiasi forza politica, Civati riuscirà a formare (o a cui si aggregherà...) avrà il solo scopo di intercettare il mal contento verso il PD e, in caso di necessità, farne da stampella. Per capirci una specie di SEL con la differenza fatta dalle chiacchiere di Civati per intercettare e lusingare gli elettori ai quali si rivolge.
Votare (o pensare di votare) Civati equivale quindi a farsi prendere per il naso: sostenere il vecchio pensando che sia il nuovo....

Nota (*1): devo ricordarmi di scrivere un pezzo dove ribadisco (per l'ennesima volta) che la divisione fra sinistra e destra è obsoleta e pertanto non adatta a interpretare e capire la politica attuale: la vera distinzione è fra politica a favore dei poteri forti e la politica dalla parte dei cittadini.
Nota (*2): militare ad alto livello avrei dovuto aggiungere: nell'universo locale ci saranno senza dubbio persone oneste che in buona fede militano nel PD... Sicuramente non saranno però queste a "farci carriera" finendo a sedere in parlamento...

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