«[Figlio dell'uomo] Porgi l'orecchio e ascolta le parole di KGB
e applica la tua mente alla SUA istruzione
» Pv. 22,17

Qui si straparla di vari argomenti:
1. Il genere dei pezzi è segnalato da varie immagini, vedi Legenda
2. Per contattarmi e istruzioni per i nuovi lettori (occasionali e non) qui
3. L'ultimo corto è questo
4. Molti articoli di questo blog fanno riferimento a definizioni e concetti che ho enunciato nella mia Epitome gratuitamente scaricabile QUI. Tali riferimenti sono identificati da una “E” fra parentesi quadre e uno o più capitoli. Per esempio: ([E] 5.1 e 5.4)

domenica 7 settembre 2014

L'opposizione virtuale

Sto iniziando a stufarmi. Il M5S è l'unica e sola forza politica di opposizione, o no?
Ma allora perché sta facendo un'opposizione solo virtuale?

Al momento l'opposizione alle scempiaggini del governo Renzi è fatta solamente da:
  1. Ululati sul viario di Grillo
  2. Memi su FB
  3. Proteste in aula

Gli “ululati” in genere sono delle sacrosante grida di allarme sulla situazione italiana ma non hanno seguito: nascono e muoiono sul viario e non danno origine ad azioni coordinate a livello politico. Se poi contengono qualche imprecisione o se hanno passaggi, magari battute, dubbie i media ne approfittano per estrarre i pezzi incriminati dal loro contesto e bersagliare di fango il M5S.

I memi su FB secondo me sono ormai controproducenti. Il loro livello è così superficiale che fa presa solo sui più fanatici e allontana invece i moderati. Ben vengano i memi per far circolare le idee: ma che siano fatti bene e non delle... lasciamo perdere...

Le proteste in aula, più o meno colorite, sono sistematicamente ignorate dai media. Gli stessi regolamenti parlamentari sono calpestati per vanificare, ad esempio, il legittimo ostruzionismo. A che servono quindi i parlamentari in aula se la loro attività non ha influenza sulla politica del palazzo né risonanza fra l'opinione pubblica?

Secondo me l'unica cosa da fare sarebbe quella di organizzare manifestazioni, e intendo cortei e marce per le strade con cartelli, megafoni e striscioni, per uscire allo scoperto e riavvicinarci alla gente. I temi sarebbero molteplici: anzi ci sarebbe solo l'imbarazzo della scelta...
Personalmente partirei con un bel corteo sulla pace: l'Italia ripudia la guerra e quindi no al rifinanziamento delle missioni di “guerra”, no all'invio di soldati in Ucraina, no all'acquisto degli F-35... Poi ci sarebbero i temi economici: lavoro, tasse, disoccupazione, tagli ai (pochi) servizi...

Proteste di questo genere aumenterebbero di moltissimo il consenso del M5S e metterebbero pressione reale sull'esecutivo.
Possibile che solo io la pensi in questa maniera? Evidentemente no.
Quindi, se non si fa niente, significa che c'è la precisa volontà di non far niente.

Altri attivisti hanno suggerito che c'è paura di non riuscire a mantenere l'ordine pubblico: eppure alle manifestazioni del M5S che ho visto i partecipanti si fanno perfino scrupolo di non lasciare una singola cartaccia per terra: figuriamoci se si pensa a fare dei disordini!

No. Sfortunatamente inizio sempre più a pensare che ci sia la volontà di mantenere lo status quo. Ovvero di usare il M5S solo per incanalare parte del crescente malessere popolare in maniera da lasciare isolate le frange più estreme di protesta come, ad esempio, il movimento dei forconi dello scorso anno (o primavera?). Viene il dubbio che i “vertici” (*1) del M5S siano passati dalla parte del sistema con l'accordo di intercettare parte del malcontento che potrebbe altrimenti prendere altre forme.

Ora, siccome KGB nel suo piccolo sul proprio territorio ci mette la faccia, non mi sta bene di essere preso in giro. Aspetterò quindi il comizio di Grillo a Roma; lo seguirò in rete o su Sky ma non vi parteciperò personalmente; e, infine, valuterò se ci saranno delle novità sostanziali: si inizierà a fare vera opposizione o ci limiteremo a dare “dell'ebetino” a Renzi, a dirci quanto siamo democratici con i nostri sondaggi strampalati in rete e a farci quattro risate sui disastri italiani?
Si riconosceranno gli errori fatti e che c'è la necessità di cambiare qualcosa oppure ci illuderemo raccontandoci che siamo i più bravi e che alle prossime elezioni vinceremo noi?

Mi dispiace ma se a livello nazionale non ci sarà una presa di posizione precisa, netta e chiara su come dovrà cambiare la nostra opposizione e sulle riforme interne necessarie al movimento per poter lavorare decentemente allora smetterò di impegnarmi a livello locale. Sarebbe inutile sacrificare il mio tempo e le mie energie se poi tutti i miei sforzi sono destinati a venire vanificati dalla superficialità con cui la politica viene condotta a livello nazionale.

Conclusione: vedremo ma sono pessimista...

Ah, dimenticavo: aggiungo anche che in questo vuoto di organizzazione e di idee si stanno facendo largo degli squallidi individui mossi da interessi personali, bravi solo a urlare e a spintonare per farsi notare, che finiscono per allontanare gli attivisti più seri e leali ai principi del M5S. Più passa il tempo, nell'inerzia imposta dall'alto, e più la base di attivisti sani e propositivi marcisce nella confusione.

Nota (*1): fra virgolette perché non dovrebbero esistere ma di fatto ci sono.

Nessun commento:

Posta un commento