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lunedì 23 giugno 2014

Marcetta della cugina stitica

Ieri ho fatto un lungo esperimento musicale che è culminato con l'ennesimo “capolavoro” (v. il corto Capolavoro 3), oggi voglio invece raccontarne il dietro le quinte.

Seguendo gli esercizi di Chitarrista da zero!, da qualche tempo sono di nuovo (l'avevo già studiata a lungo col maestro) alle prese con la pentatonica minore di LA. Siccome mi annoio a limitarmi a suonare la scala in su e giù mi sono divertito a inventarmi (cosa che ho capito essere buona e giusta) delle melodie su di essa: questa è l'origine delle battute 2 e 3...

Così ieri ho deciso di ampliarla e, soprattutto, di aggiungerci un accompagnamento: dopo aver scritto il pezzo Nota avanti mi frullavano nuove idee per la testa ed ero curioso di verificarle...
Quindi ho aggiunto, senza pensarci troppo, le battute 4 e 5 ritrovandomi con il corpo principale della melodia.

A questo punto ho analizzato tutte le note utilizzate per vedere quale era quella più ricorrente (ottenendo RE e MI a pari merito): poi però ho pensato che lo scopo era quello di individuare la “tonale” e ho quindi analizzato non le semplici occorrenze ma la somma della durata delle singole note. In questa maniera mi sono ritrovato con il RE.
Ancora non ero però soddisfatto: da quel poco di teoria che conosco la tonale non è semplicemente la nota più usata ma quella che “chiude” la melodia: allora (non entro nei dettagli) ho attribuito dei bonus alla nota finale di ogni battuta, a quella iniziale e infine (erano ancora pari RE e SOL!) alla nota conclusiva della melodia.
Tutto questo mi ha portato alla conclusione che la nota tonica della mia composizione è il SOL.


A questo punto mi sono però reso conto che non potevo prendere semplicemente la tonalità di SOL maggiore (*1) perché non sapevo se le altre note (solo per il SOL ero sicuro che non ci fossero problemi) della pentatonica minore di LA si abbinassero a tale tonalità!
Così mi sono costruito uno schema dove, sulla prima colonna a sinistra ci sono tutte le tonalità maggiori mentre sulla prima riga in alto c'è la lista delle 12 note musicali: i quadratini neri di ogni riga mostrano quali note appartengono a quale tonalità maggiore. Per realizzare tale schema ho semplicemente fatto scorrere la “maschera” della sequenza di note della tonalità di DO come se fosse una striscia continua ottenendo appunto il grafico seguente:


Ho così scoperto che le uniche tonalità maggiori ad avere tutte le note della mia melodia (SOL, DO, RE e MI) erano quelle di DO, SOL e FA.
Usando il procedimento descritto nel pezzo Nota avanti mi sono ricavato una lista di accordi adatti alla tonalità di SOL e a quella di FA. Ho lasciato perdere quella di DO perché troppo banale (*2)...

Per la tonalità di G maggiore ho trovato i seguenti accordi: G, C, D, Am, Bm, Em, Emaj7, A7, B7, E7 (*3).
Per la tonalità di F maggiore invece: F, A#, C, Gm, Am, Dm, Dmaj7, G7, A7, D7 (*3).

A causa di alcuni dubbi (*3) mi sono limitato agli accordi minori e maggiori: aiutandomi con la chitarra ho trovato una sequenza che mi piaceva nella tonalità di G maggiore: D | Am | C | G.
Il G finale non è casuale: volevo che si abbinasse al massimo col SOL finale della mia melodia. Poi non volevo cambiare accordi troppo spesso e così ho usato sequenze del tipo 2/4 con un accordo e 3/8 + 3/8 col secondo (già perché il tempo delle battute mi è venuto di 5/4!), tranne che sull'ultima battuta dove, per adattarsi alla melodia tali durate sono leggermente cambiate...
Analogamente ho agito per la tonalità di F (*4) ottenendo: A# | Dm | C | F.

Non contento ho deciso di aggiungere una battuta di introduzione alla melodia e una di uscita.
La battuta di introduzione è risultato essere il problema più difficile perché non mi riusciva trovare niente che si adattasse al seguito del motivo: la soluzione scelta non mi convince del tutto.
Per la battuta di uscita mi sono rapidamente reso conto che non potevo accodarla all'ultima della melodia ma dovevo scriverne una variante alternativa: cosa che ho fatto senza problemi: beh, avrei dovuto valutare se le nuove note appartenevano ancora alle tonalità di SOL e FA ma non ne ho avuto voglia...

Di seguito gli spartiti della melodia e dell'accompagnamento (per SOL e FA):

Nota (*1): ero orientato per una tonalità maggiore invece che minore perché lo spirito del mio motivo mi pareva allegro e non triste...
Nota (*2): grazie alla poca teoria che conosco sapevo già a priori che la tonalità di DO si adattava alle note della pentatonica di LA minore perché questa usa un sottoinsieme delle note delle scala di LA minore che è la relativa a quella di DO maggiore: e quindi ho deciso di non usarla!
Nota (*3): quando poi sono andato a cercare su un manuale la diteggiatura degli accordi più strani ho scoperto che esistono anche accordi diversi chiamati, ad esempio, Amin7 oltre che A7 mentre io pensavo che A7 e Amin7 fossero sinonimi! Nella logica di quel che ho fatto non ci sono errori ma adesso non sono sicuro che la mia terminologia sia corretta (magari al posto di A7, D7, E7 avrei dovuto usare Amin7, Dmin7, Emin7). Ovviamente la colpa è della confusione intrinseca alla barocca terminologia musicale...
Nota (*4): ero curioso di sentire cosa veniva fuori: infatti nella mia melodia manca il FA (che non è nella pentatonica di LA minore) ma il mio orecchio si è dimostrato troppo scarso per valutare il risultato...

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