«[Figlio dell'uomo] Porgi l'orecchio e ascolta le parole di KGB
e applica la tua mente alla SUA istruzione
» Pv. 22,17

Qui si straparla di vari argomenti:
1. Il genere dei pezzi è segnalato da varie immagini, vedi Legenda
2. Per contattarmi e istruzioni per i nuovi lettori (occasionali e non) qui
3. L'ultimo corto è questo
4. Molti articoli di questo blog fanno riferimento a definizioni e concetti che ho enunciato nella mia Epitome gratuitamente scaricabile QUI. Tali riferimenti sono identificati da una “E” fra parentesi quadre e uno o più capitoli. Per esempio: ([E] 5.1 e 5.4)

domenica 27 aprile 2014

Gli intelligenti e onesti del PD/PDL (*1)

Periodicamente torno a pensarci e continuo a stupirmi: com'è possibile che delle persone oneste e intelligenti siano ancora fermamente dalla parte di questi vecchi partiti? Al riguardo ho elaborato un'interessante teoria.

Posso capire gli anziani che seguono solo la tivvù e alle 19:30 sono già a letto; oppure capisco chi ha un interesse diretto o indiretto nello status quo, chi insomma guadagna, o comunque lavora, solo se il PD/PDL rimane al potere...
Eppure non credo di essere il solo che ha parenti o amici, intelligenti e onesti, che nonostante l'evidenza continuano a essere (o dirsi) convinti che l'unica speranza per l'Italia sia il PD/PDL e che, anzi, il M5S porterebbe il paese allo sfascio. Poi, certo, c'è chi è intellettualmente limitato e vota per chiunque indipendentemente da ogni considerazione logica: non necessariamente il PD/PDL ma anche il M5S!
Comunque in questo pezzo, lo ribadisco, analizzerò solo le motivazioni delle persone oneste e intelligenti che votano PD/PDL (che per comodità indicherò con POIxPD).

Si potrebbe obiettare che ciò che è evidente a me può non esserlo per altre persone e vice versa. Sicuramente questo è vero ma, come vedremo, in questo caso non credo che il nostro disaccordo abbia un'origine logica o comunque dipenda da una diversa interpretazione della realtà. Dopotutto è almeno dagli anni '80 che la classe politica tradizionale ha dato prove e riprove della propria inadeguatezza: ogni tanto si danno una verniciata di fresco, cambiano qualche nome o il simbolo, ma i risultati sono sempre gli stessi se non peggiori. Come si fa a illudersi, anno dopo anno, che l'ennesimo uomo politico prodotto da questo sistema marcio sia diverso e migliore dei suoi predecessori? La logica vorrebbe che, se ci fosse un'alternativa credibile, tutti si dovrebbero affrettare a tentarla (v. Vecchi ristoranti e nuova trattoria) perché peggio non potrebbe andare...

Ecco, un'altra obiezione potrebbe appunto essere che il M5S non sia un'alternativa credibile. Questo poteva essere vero fino alle scorse elezioni politiche: da allora i parlamentari pentastellati hanno dimostrato che serietà, onestà e voglia di fare sono più che sufficienti per fare un ottimo lavoro (*2). Certo, qualcuno potrebbe ostinarsi a dire che il M5S in Parlamento non combina niente, dice solo di “no” e, insomma, non è costruttivo. La mia analisi però è limitata ai POIxPD: dove per “onesto” intendo anche, e soprattutto, dotato di onestà intellettuale. E chi è onesto intellettualmente non può negare l'operosità e capacità dei parlamentari del movimento.

Potrei andare avanti a lungo elencando le varie obiezioni che ho sentito farmi dai POIxPD e spiegando, caso per caso, quali siano gli errori di valutazione che stanno alla base delle loro argomentazioni. Lo scopo di questo pezzo non è pero quello di fare una lista ma di desumere una regola, una spiegazione generale, che illustri come i POIxPD giungano alle loro conclusioni errate.

Spesso le critiche più veementi da parte dei POIxPD sono dovute a una carenza di informazione o per disinformazione (*3). Ma come è possibile che delle persone intelligenti non si informino adeguatamente: dopotutto l'informazione alternativa ai media tradizionali esiste e dista solo un clic col topo del calcolatore!
Ecco, è in questo apparente paradosso che è nascosta la ragione segreta che porta i POI a votare per PD/PDL. La motivazione è inconscia e consiste essenzialmente nel non voler ammettere il proprio errore: l'investimento psicologico che una persona mette nella scelta del proprio colore politico è notevole. Chi immagina se stesso come “di sinistra” (e, analogamente se “di destra”) si vede in una maniera ben precisa: la loro identità personale è parzialmente definita dal proprio credo politico.
La conseguenza è che, ammettere che il PD/PDL è una porcheria ormai senza speranza, comporterebbe una parziale, ma significativa, rielaborazione del proprio io. Non tutti hanno il coraggio o la voglia di affrontare questo percorso di ricostruzione: soprattutto per chi, per anni e con fervore, si è dichiarato per una specifica parte politica sarebbe uno sforzo notevole ammettere di essersi sbagliati: equivalerebbe ad ammettere di essere degli imbecilli!
Per questo molte persone, per quanto spesso consapevoli che l'informazione che ricevano è tutt'altro che corretta (*4), preferiscono comunque non cercarne altra: semplicemente per loro non informarsi è la maniera più semplice per evitare di affrontare la realtà con tutto ciò che conseguirebbe per la loro personalità. Preferiscono illudersi di essere nel giusto piuttosto che affrontare i fatti: è molto umano e comportamenti simili si vedono spesso in altre situazioni...
Poi, ovviamente, determinante è anche la singola personalità: c'è chi non ha problemi ad ammettere di aver sbagliato e c'è chi lo vive come l'estrema umiliazione. Poi nel mezzo c'è una miriade di altre personalità intermedie...

Conclusione: l'aspetto più interessante di questa teoria è che essa apre strade nuove per far ragionare e riflettere i POI. Il problema di fondo non è infatti razionale ma inconscio: pertanto, affrontare i POIxPD usando solo argomentazioni logiche/razionali potrebbe non essere la strada migliore per convincerli del loro errore. Partendo dalla motivazione inconscia alla base del loro errore di valutazione, ho invece elaborato una strategia che ritengo più proficua ma che, per motivi di spazio, illustrerò solo in un prossimo pezzo....

Nota (*1): Da oggi in poi non mi riferirò più al PD o al PDL (lo so che non esiste più ma non ho intenzione di imparare, a ogni elezione, la nuova denominazione) singolarmente ma al PD/PDL perché ormai è appurato, aldilà dei falsi teatrini politici, che non c'è nessuna differenza significativa. Anzi, per chiarezza, all'interno del PD/PDL ci metto anche SEL, Scelta Civica, Fratelli d'Italia, etc...
Nota (*2): e far vergognare i parlamentari PD/PDL se questi sapessero cosa sia il pudore...
Nota (*3): Per esempio per la lettura esclusiva di Repubblica.it o Corriere.it
Nota (*4): ma comunque sottovalutandone di gran lunga le distorsioni e le palesi falsità...

Nessun commento:

Posta un commento