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mercoledì 4 dicembre 2013

Il mio V-Day

Domenica sono stato al V-Day: ho preso un gran freddo ma mi sono divertito!

È incredibile vedere così tante persone unite non dal proprio interesse ma dalla speranza sincera di un'Italia migliore governata non per il bene di pochi ma di tutti.

Suppongo che in giro in rete si trovino già molti video e accurati resoconti di ciò che è stato detto e fatto: per questo mi limiterò a segnalare quelle circostanze ed episodi che più mi hanno colpito.

Oltre al palco principale c'erano anche dei tendoni in cui i parlamentari pentastellati spiegavano le varie iniziative politiche promosse in parlamento: ebbene anche questi padiglioni erano affollatissimi tanto che per la calca (e la mia nota antisocialità!) non ho potuto nemmeno avvicinarmi a vedere chi c'era. Mi è stato però riferito che la folla non era composta di soli attivisti ma anche di semplici simpatizzanti e passanti: tutti però curiosi di informarsi e, immagino, stupiti di poter parlare ed essere ascoltati da dei parlamentari senza scorta ma che si presentavano loro come persone normali sebbene investite da un ruolo importantissimo.

Il discorso di Grillo, seguendo abbastanza assiduamente il suo viario, non mi ha sorpreso: semplicemente ha sintetizzato dei punti di programma per le prossime elezioni europee che sostanzialmente condivido.

Ciò che mi ha veramente colpito sono stati i discorsi successivi degli ospiti stranieri.
Questo mi ha dato l'idea della dimensione e importanza fondamentale della novità mondiale rappresentata dal M5S.
I media italiani sono pertinacemente impegnati a minimizzare e ridicolizzare tutte le iniziative e le idee del M5S: gli “intellettuali” degli altri schieramenti gongolano, ritenendosi raffinati umoristi, a definire con sprezzante protervia “grullini” gli attivisti del movimento...
Eppure dietro a questa arroganza intellettuale c'è solo una grande miopia che dovrebbe ispirare pietà piuttosto che rabbia. Gli oppositori italiani del M5S non riescono infatti a percepirne la rilevanza e novità mondiale: un movimento costituito da semplici cittadini e che pertanto ha come unica priorità l'interesse dei soli cittadini e non delle banche, dei grandi conglomerati finanziari o delle multinazionali...
Eppure questa unicità del M5S è chiaramente avvertita all'estero: certo non da tutti ma da quelle avanguardie che hanno la pazienza e la volontà di osservare spassionatamente questo nostro fenomeno.
Non ricordo i nomi ma un rappresentante di Occupy Wall Street, un esperto mondiale di rifiuti zero, un criminologo norvegese, una signora anglosassone (non ricordo di cosa fosse esperta ma sembrava molto preparata!) e altri ancora hanno tutti ribadito con forza di guardare con fiducia ed entusiasmo alla novità rappresentata dal M5S...
Insomma, mentre gli “intellettuali” italiani minimizzano e non vedono, o non vogliono vedere, la reale essenza del M5S, gli intellettuali stranieri ne colgono in pieno la rilevanza storica probabilmente ancor più degli attivisti o dello stesso Grillo!

Tutto sommato temo questa attenzione estera: accanto agli sguardi benevoli di intellettuali illuminati ci sono poteri non disposti a veder crescere e svilupparsi una potenziale minaccia verso i propri interessi che potrebbero quindi decidere di intervenire attivamente contro il M5S.
Già adesso il M5S mi pare un piccolo Davide rachitico contro un palestrato Golia gonfiato di testosterone: una lotta impari contro l'intero arco costituzionale, tutto ugualmente marcio e corrotto, coalizzato con tutti i poteri forti, meno forti (e perfino deboli!) che agiscono dietro le quinte della politica italiana.
Se a questa possente armata, sebbene divisa e litigiosa, si aggiungono imponenti “rinforzi”, di qualsiasi tipo (economico, di intelligence, etc) allora la battaglia già impari diventerà persa in partenza.

Da questo punto di vista sono molto pessimista e temo che alle prossime elezioni, non importa quando saranno, la maggioranza degli italiani si farà menare per il naso e, come tanti ingenui topini, contro il loro più elementare interesse, seguiranno il pifferaio magico di turno...

Ma la conclusione è di ben più ampia portata! Bisogna iniziare a considerare il M5S per quello che è e sta diventando: non è nuovo partito come tanti altri ma una nuova ideologia che va oltre il liberismo e il socialismo: si tratta di una vera e propria rivoluzione sociale destinata a cambiare il mondo. Questa è la vera dimensione globale del M5S e personalmente sono intimidito dalla responsabilità che ciò comporta.

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