«[Figlio dell'uomo] Porgi l'orecchio e ascolta le parole di KGB
e applica la tua mente alla SUA istruzione
» Pv. 22,17

Qui si straparla di vari argomenti:
1. Il genere dei pezzi è segnalato da varie immagini, vedi Legenda
2. Per contattarmi e istruzioni per i nuovi lettori (occasionali e non) qui
3. L'ultimo corto è questo
4. Molti articoli di questo blog fanno riferimento a definizioni e concetti che ho enunciato nella mia Epitome gratuitamente scaricabile QUI. Tali riferimenti sono identificati da una “E” fra parentesi quadre e uno o più capitoli. Per esempio: ([E] 5.1 e 5.4)

martedì 25 giugno 2013

Udolfo 2 e 3 (e 4 e 5)

Ho letto altri due capitoli dei The Mysteries of Udolpho.
Il secondo capitolo inizia con delle riflessioni molto belle sulla dignità del lutto. Segnalo solo la seguente frase ma ce ne sarebbero altre:
«for whatever may be the evils resulting from a too susceptible heart, nothing can be hoped from an insensible one;»
Il terzo capitolo è invece incentrato su un viaggio attraverso i Pirenei dell'eroina insieme al padre: ecco, queste suggestioni sulle bellezze della natura non le ho ritrovate nella Austen.

Parlare di questo libro senza riassumerne la trama inizia ad avere poco senso, quindi:

Cap. 1) Viene presentata la protagonista, Emily, e la sua famiglia (essenzialmente il padre e la madre perché di due fratelli più piccoli si sa solo che muoiono di malattia) che vivono in una villa isolata dal mondo sui Pirenei. La scelta di ritirarsi dal consorzio degli uomini è del padre stufo della politica e degli intrighi di corte. Vengono presentati anche lo zio di Emily (fratello della madre) e la moglie di lui. Lo zio è molto ricco, assetato di potere e chiaramente insensibile, la moglie, un'italiana, ovviamente superficiale e ugualmente insensibile. Infine c'è un accenno a un mistero: Emily ha un misterioso estimatore che le ha dedicato una poesia, suona benissimo lo zufolo e si è appropriato di un suo ritratto. Alla fine del capitolo la madre di Emily muore.

Cap. 2) Riflessioni sul lutto. Viene presentato un botanista amatoriale, amico del padre che ho la sensazione avrà un ruolo nel seguito. Emily e il padre vanno a visitare gli zii. Misteriosa discussione fra il padre e lo zio della quale non si sa niente. Infine, sempre dagli zii, si incontrano due signori italiani dei quali uno è bello di aspetto ma si intuisce di animo cattivo. Anche in questo capitolo c'è un mistero: una notte Emily sorprende il padre che piange leggendo le lettere di una donna che NON è la moglie da poco scomparsa!
Siccome la salute del padre va peggiorando, il medico prescrive un viaggio ristoratore.

Cap. 3) Descrizione del viaggio attraverso paesaggi incantati. Una sera fanno più tardi del solito e raggiungono solo col buio un piccolissimo villaggio. Il villaggio è talmente povero che sembra non sia disponibile nemmeno un letto per la notte ma, fortunatamente, interviene un uomo misterioso, Valancourt, (che legge Omero, Orazio e il Petrarca) ospite anch'egli del villaggio che cede a Emily e al padre la propria stanza...

Nel frattempo ho letto altri due capitoli che però non mi hanno dato particolari spunti di riflessione nel confronto col romanzo della Austen...

Cap. 4) Il viaggio attraverso i Pirenei prosegue e Valancourt decide di accompagnare per un tratto di strada Emily e il padre. Anche questo capitolo è tutto incentrato sulla bellezza incontaminata dei paesaggi. La salute del padre di Emily continua a essere altalenante.

Cap. 5) Il viaggio attraverso i Pirenei giunge al termine con i protagonisti nei pressi della città di Arles. Valancourt, a malincuore, deve tornarsene per la propria strada: è infatti evidente che fra lui ed Emily inizia ad esserci del sentimento mentre il padre di lei approva benevolo perché trova il ragazzo intelligente e di animo puro. Da notare che Valancourt è quasi senza soldi perché ne ha regalato gran parte a una famiglia bisognosa trovata lungo la strada...

Nessun commento:

Posta un commento