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sabato 27 novembre 2010

No nuove perdite

Ancora (sabato mattina) wikileaks non ha pubblicato niente. Come ho accennato nel corto sono in trepidante attesa.
Da quel che ho capito dovrebbero venir pubblicati dei documenti riservati, spediti dalle varie ambasciate americane sparse per il mondo, dove vengono analizzati i relativi paesi.
Ovviamente le opinioni espresse non saranno quelle diplomatiche, note al pubblico, ma saranno invece oneste, critiche, non ambigue e probabilmente concise. Per questo il dipartimento di stato americano si è affrettato a contattare i governi di mezzo mondo cercando di anticipare e diminuire l'effetto, politicamente imbarazzante, di questi documenti.
Anche il nostro Fratini è stato contattato: ieri sera ho letto un rapido commento del tipo “Sull'Italia solo scenari”. E che sono questi “scenari”? Bo vedremo... (*1)

Nell'attesa di notizie sono andato sulla pagina wikileaks di FB.
È buffo, per la prima volta nella mia vita, mi sono sentito circondato da persone più paranoiche di me!
Lo si capisce leggendo i vari commenti: piccoli accenni, dubbi per il comportamento di wikileaks che ha annunciato i documenti ma che ancora non gli ha resi disponibili, influenze di vari servizi segreti, la convinzione che la censura si abbatterà su wikileaks, etc...
Poi c'è una minoranza di nazionalisti americani che si lamentano per il danno che verrà procurato agli USA. Indicativo ad esempio un battibecco fra uno di questi individui e un turco: prima il nazionalista ha accusato l'altro di aver votato per Obama, scoperto poi di trovarsi di fronte a un turco, lo ha accusato di vivere fra i “negri”, i maiali e di non aver niente nel suo schifo di paese...

L'ambiente sulla pagina di FB è troppo infuocato per i miei gusti e quindi non mi sono nemmeno sognato di postare qualcosa...

Comunque ho notato che la stragrande maggioranza delle persone non sembrano aver notato un aspetto fondamentale della questione.
Questi documenti che verranno pubblicati, i precedenti sulla guerra in Iraq, e molti altri pubblicati negli anni precedenti, mettono in cattiva luce gli USA in quanto ne evidenziano un comportamento ipocrita e cinico tenuto, ovviamente, accuratamente nascosto all'opinione pubblica.
Questo non significa che gli USA siano la minaccia mondiale numero uno o il maggior pericolo per la libertà!
Al contrario! Sicuramente altri paesi, tipo la Russia e la Cina, hanno comportamenti analoghi e, probabilmente, molto peggiori!
Il fatto che la maggior parte dei documenti pubblicati siano imbarazzanti per gli USA dimostra che è proprio in questo paese che c'è la maggior libertà. Insomma, chi fornisce i documenti a wikileaks rimane anonimo ma, ovviamente, il pericolo di essere scoperto esiste. Tale individuo negli USA rischia di essere arrestato, processato e di passare un bel po' di anni in prigione. In Russia lo stesso individuo rischierebbe di essere spedito in Siberia senza processo e di rimanerci per sempre. In Cina ci sarebbe l'esecuzione pubblica dello stesso con, magari, in più, l'arresto di famigliari, amici e conoscenti, tanto per dare il buon esempio...
E poi, guarda caso, wikileaks è nato negli USA! In Russia i giornalisti con opinioni contrarie al governo hanno “strani” incidenti mentre in Cina poi nessuno si azzarda a mormorare una parola contro il potere!

Tutto sommato non mi stupirei se questi documenti fossero stati passati a wikileaks da agenti segreti di paesi che vogliono mettere politicamente in imbarazzo gli USA...
O magari la CIA potrebbe fornire documenti falsi a wikileaks per poi screditarla...

Quasi quasi vado a pubblicare questa mia tesi di complotto su FB! Meglio di no, mi mangerebbero...

Nota (*1): Come mia personalissima ipotesi scommetto che il succo di questi scenari sia che, indipendentemente da chi sia al governo, l'Italia rimane un paese filoamericano.

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