«[Figlio dell'uomo] Porgi l'orecchio e ascolta le parole di KGB
e applica la tua mente alla SUA istruzione
» Pv. 22,17

Qui si straparla di vari argomenti:
1. Il genere dei pezzi è segnalato da varie immagini, vedi Legenda
2. Per contattarmi e istruzioni per i nuovi lettori (occasionali e non) qui
3. L'ultimo corto è questo
4. Molti articoli di questo blog fanno riferimento a definizioni e concetti che ho enunciato nella mia Epitome gratuitamente scaricabile QUI. Tali riferimenti sono identificati da una “E” fra parentesi quadre e uno o più capitoli. Per esempio: ([E] 5.1 e 5.4)

martedì 30 novembre 2010

Giallo stinto

Che soddisfazione quando scopro un errore in un giallo!
Per mentalità, sono un lettore molto attento alla sequenza dei fatti e alla razionalità delle azioni. Quando leggo un libro tengo sempre presenti questi due punti di vista: se vengo deluso da uno di essi difficilmente il libro mi piacerà.
I gialli in genere si basano proprio su questi elementi e sfidano il lettore a immaginarsi, in base ai fatti narrati, chi sia il colpevole di turno. Certo, generalmente gli autori imbrogliano un pochino mostrando alcuni eventi in maniera tale che non abbiano il giusto risalto o che siano fuorvianti.
Però, quelli che io considero i gialli più belli, lasciano al lettore la possibilità di scoprire chi sia il colpevole: insomma non hanno fattori, tipo il deus ex machina, che risolvono ogni cosa dal nulla. Per questo motivo la logica di questo tipo di libri deve essere ferrea.

In genere mi capita spesso di notare dettagli non del tutto convincenti ma, nel caso in questione, l'autrice ha preso proprio un grosso abbaglio!
Il libro è “la confessione di fratello Haluin” di Ellis Peters (Ed. Teadue, 2001), il quindicesimo volume della serie di Fratello Cadfael.

Si tratta di gialli ad ambientazione medievale (Inghilterra, dal 1137 in poi...) con protagonista un monaco benedettino, esperto di erbe medicinali ed ex crociato, chiamato Cadfael.
Gli elementi caratteristici di questa serie sono:
  • i vari aspetti della vita monastica
  • la guerra per la conquista del trono inglese
  • una storia d'amore

Esattamente: in ogni volume c'è una (o più!) storia d'amore le cui vicende si intrecciano, in genere, con un omicidio. La coppietta è quasi sempre innocente (per adesso ho trovato una sola eccezione) e, alla fine, l'amore trionfa (*1).

In particolare, in questo libro, il protagonista e un suo confratello arrivano per caso a un maniero, dove, il signore del posto li prega di fermarsi e celebrare l'indomani il matrimonio della figlia perché “non ci sono preti a disposizione nel villaggio e, chiamarne uno da fuori, richiederebbe molto tempo”. L'indomani arriva il promesso sposo ed, ecco l'errore, porta con sé un cavallo per la sua futura moglie con cui tornare alla propria residenza. Visto che la coppia di monaci si ferma solo per caso al maniero come è possibile che il promesso sposo venga sapendo di potersi sposare? Avrei capito una visita di cortesia, per prendere confidenza con la futura moglie, ma allora non avrebbe dovuto portarsi dietro il cavallo per lei. Se invece il matrimonio fosse stato effettivamente pianificato, allora il padre della sposa avrebbe dovuto da tempo prendere provvedimenti per procurarsi in anticipo un prete e non certo affidarsi alla sorte...

Oltretutto anche il finale della storia, dove tutti i nodi vengono al pettine, è molto peggiore di quello che mi ero immaginato io. Risparmio al lettore i dettagli che, senza aver letto il libro, non avrebbero senso.

Comunque questi libri sono piacevolissimi da leggere e li consiglio a tutti: anche a chi non è particolarmente attratto dai gialli.

Nota (*1): Si tratta di libri gialli, non rosa: l'elemento sentimentale rimane di sfondo!

lunedì 29 novembre 2010

Sparizione


Circa una settimana fa ho appoggiato il plettro rosso sopra la chitarra. Quando l'ho ripresa in braccio non ho pensato al plettro e, quando me ne sono ricordato, era sparito. Si è volatilizzato. Nebulizzato. Teletrasportato. Insomma non capisco dove possa essere finito anche perché la chitarra si è mossa per circa un metro: non l'ho trascinata per tutta la casa...

Perplesso 29-Novembre-2010
Sono perplesso dalla scelta di wikileaks di pubblicare i documenti un po' per volta. C'è la possibilità che le rivelazioni, così centellinate, possano venire strumentalizzate o, almeno, rimane questo sospetto. E poi con quale criterio viene deciso quali files rendere pubblici? L'ordine non è irrilevante... Infine vari governi fremono per bloccare il flusso di notizie e c'è il rischio che, per le persone normali, diventi difficile o impossibile accedervi.

#$%@!! 30-Novembre-2010
Mi è tornata la tosse...

Ultima versione 9-Dicembre-2010
Spero di aver stampato l'ultima versione del racconto che sto scrivendo. Probabilmente però si rivelerà essere una beta...

Birra divina 11-Dicembre-2010
Qualcuno conosce la birra belga "Madredio" (5.2%)? Come è considerata?

Alvaro e la dentista

Oggi, dopo un periodo indefinito, fra i 15 e 20 anni, sono tornato dal dentista.
Avevo un piano ben chiaro in mente: farmi fare un controllo per verificare la situazione e avere un preventivo sulla spesa necessaria. Poi avrei contattato altri dentisti (*1) per sapere quale fosse il più economico e, solo allora, mi sarei fatto curare. Premetto che non ho particolari paure e che quindi, l'unico criterio che avevo in mente per decidere dove andare, era prettamente economico.
Per questo motivo mi ero fatto consigliare un dentista vicino a dove abito visto che non aveva senso andare a fare questa “ricognizione” lontano da casa.
Mi era stato consigliato un vecchio dentista ma, quando telefonai per prendere l'appuntamento, la segretaria mi chiese se mi “andava bene” una sua assistente altrimenti avrei dovuto attendere più a lungo. Visto che volevo fare un semplice controllo optai senza indugio per l'assistente.

All'ultimo momento mi ha telefonato la segretaria chiedendomi, con voce luttuosa (*2), se potevo andare un'ora prima. Anche se ero stretto con i tempi ho accettato e mi sono precipitato allo studio.
Non essendoci mai andato prima e non conoscendo l'indirizzo sono arrivato con un leggerissimo ritardo, più formale (*3) che sostanziale, in quanto ho poi dovuto comunque aspettare circa cinque minuti.
Mentre aspettavo il mio turno ho esplorato la piccola sala di attesa e il bagno. Dal corridoio proveniva, senza soluzione di continuità, un ciangottio femminile composto da almeno 4 o 5 voci.
La saletta era piena delle solite riviste mediche e vari Esprexxo. Quello che mi ha però colpito è stata la presenza di alcuni grossi volumi: il volume 5 della letteratura italiana, il primo volume di un'enciclopedia medica, il primo volume con di un'enciclopedia di personaggi illustri e forse altri ancora, non ricordo...
Ho scelto di leggere un po' del libro sui personaggi illustri: prima ho cercato Atte ma il volume arrivava solamente fino ad “Ap” così ho ripiegato su Agostino. Volevo controllare come questo dottore della chiesa spiegasse il dolore fisico nel mondo. Ricordo che aveva affrontato il problema ma non la sua soluzione. “Sfortunatamente” c'erano diverse pagine su Agostino e non sono arrivato a leggere l'informazione che mi interessava... Mi ha stupito il punto di vista fortemente cristiano (*4) dell'autore dell'articolo così ho verificato chi fosse l'editore: il volume era della Quattro Cani ma non ho visto l'autore dello specifico articolo su San Agostino...
Il bagno era comune a uomini e donne: pulito e spazioso. Oltre alla carta igienica, di modesta qualità, c'era un rotolo di carta assorbente. Comunque, visto che mi aspettavo di essere chiamato da un momento all'altro e che non avevo da adempiere alcun bisogno corporale, non ho dato uno sguardo troppo approfondito.

Sono stato chiamato: in barba alla privacy una ragazza è entrata nella saletta e ha chiamato ad alta voce il mio nome e cognome.
Attraverso un piccolo corridoio mi ha fatto entrare in uno studio piccino piccino. Ho fatto in tempo a scorgere una planimetria con l'uscite di emergenza: dal corridoio è possibile accedere ad almeno quattro piccoli studioli.
Mi sono seduto sulla poltrona e ho atteso che arrivasse la dottoressa. Sulla parete davanti a me c'era uno “strano” cartellone sui denti: al momento non ho capito bene cosa indicasse. C'erano tanti disegnini di denti più o meno spiritosi ma non ne capivo la logica. Poi ho letto le didascalie: ardente, accidente, dentino, sorridente, etc...
Finalmente è poi arrivata la dottoressa: giovane, piccoletta, molto carina, con due occhioni verdi abbaglianti. Mi ha fatto le solite domande per il questionario e poi ha iniziato l'ispezione.
Essendo bassina ha messo la poltrona quasi in posizione orizzontale e poi, armata di un raschietto ha studiato per bene ogni angolino della mia bocca. Forse la dottoressa è un po' miope perché mi scrutava a pochi centimetri di distanza.
Io ero un po' imbarazzato perché la sua faccia riempiva quasi interamente il mio campo visivo e non sapevo dove guardare: mi sembrava disdicevole guardarle gli occhi...
Inoltre temevo di asfissiarla con un'alitata: di solito non ho particolari problemi di alito pesante e, ovviamente, mi ero lavato con cura i denti prima dell'appuntamento però non avevo fatto tutte le abluzioni (con collutori, filo interdentale etc...) che mi ero proposto di fare. Il risultato è che finivo per andare in apnea perché non respiravo liberamente. A dire il vero lei aveva la sua mascherina protettiva e immagino che, oramai, le fosse capitato di trattare una buona dose di “fogne” tale da farle sopportare i tanfi meno forti.
Comunque l'ispezione va bene: per controllo mi fa anche un paio di radiografie dalle quali però non risulta nulla. Alla fine mi trova solo tre piccole carie e mi consiglia una pulizia dei denti. Ella stessa è sorpresa dalle ottime condizioni della mia bocca: anche il tartaro è pochissimo e si complimenta per come mi lavo i denti. Io taccio sul fatto che, fino a un paio di anni fa, prima che mi comprassi quello elettrico, il mio impegno con lo spazzolino era decisamente blando...

Mentre la dottoressa era nella sala accanto, in attesa delle radiografie, l'ho sentita chiacchierare con l'infermiera. A sentirla parlare in libertà mi è sembrata molto più giovane, quasi una ragazzina: parlava di un anello che aveva visto a un'infermiera in un altro studio per il quale lavorava. Era stato comprato sul negozio online di un museo newyorchese. Per un attimo ha anche parlato con un vago accento meridionale.

Poi, tornata da me, mi sorride e mi chiede se voglio fare un'otturazione.
Ricordo al lettore che il mio piano era fare solo la visita e chiedere il preventivo (per la cronaca 70€ x 3 + 75€ la pulizia dei denti).
Ma come potevo dir di no ai suoi occhioni sorridenti? Mi son detto che era un test per verificare se fosse brava e ho accettato.
Mi ha chiesto se volevo l'anestesia ma abbiamo iniziato senza e, poi, non ho avuto problemi.
Non ho avuto problemi anche perché la dottoressa mi ha distratto premendo il mio testone sul suo seno: intendiamoci, era tutto impacchettato e ben protetto, comunque una sensazione confortevole...
Io a quel punto avrei fatto volentieri anche le altre due otturazioni ma non c'era più tempo e sono stato mandato alla cassa.

Là sono stato raggiunto da un'infermiera la quale mi ha chiesto se volevo prendere l'appuntamento e pagare poi. Io ho risposto che preferivo pagare subito e prendere l'appuntamento poi (non ero infatti più sotto l'influsso ipnotico della dentista e avevo deciso di tornare al mio vecchio piano di cercare il dentista più economico...).
Allora mi ha detto che avrei dovuto attendere la segretaria. Ho notato che questa segretaria era la persona più anziana dello studio mentre le infermiere e le dentiste erano tutte giovani. Mi sono fatto l'idea che il titolare dello studio sfrutti per bene queste ragazze e che la segretaria sia il suo “sergente” di fiducia che tiene d'occhio la situazione in sua assenza. A riprova di ciò l'infermiera era autorizzata ha fissare appuntamenti ma non a riscuotere le parcelle...

In conclusione immagino che farò qualche telefonata pro forma ad altri dentisti ma sono convinto che, in barba al mio progetto iniziale, alla fine tornerò dalla mia dentista “preferita” (*5).

Nota (*1): fra quelli consigliati da parenti e amici: escludendo quindi l'infermiere rumeno che opera abusivamente in un garage!
Nota (*2): tutto lasciava supporre che il dentista fosse morto!
Nota (*3): probabilmente solo 2 o 3 minuti di ritardo ma, visto che amo arrivare con circa 10-15 minuti di anticipo, ero piuttosto irritato con me stesso.
Nota (*4): la tendenza religiosa dell'autore si capiva da piccoli particolari: ricordo ad esempio l'avverbio “sfortunatamente” accostato alla pratica di battezzarsi da adulti in uso all'epoca di Agostino.
Nota (*5): quando ero piccolo il mio dentista era un uomo e, dalla dentista successiva, ci andai una volta sola e non me la ricordo assolutamente (ricordo solo che spesi 80.000 lire per un'otturazione).

domenica 28 novembre 2010

Poche inutili novità

Oggi propongo una nuova serie di comunicazioni di servizio. Non so quanto senso abbiano per il lettore occasionale ma, personalmente, mi piace lasciare una traccia delle scelte “editoriali” che faccio.

Ecco la lista delle novità:
  1. Adesso (veramente già da un po'...) scrivo i post con OpenOffice Writer in maniera da correggere automaticamente gli errori ortografici più banali.
  2. Creata immagine per il link al precedente aggregatore di “corti”
  3. Modificato il sottotitolo del blog in maniera che ci siano sempre dei puntatori all'ultimo aggregatore di corti, alla legenda e a un post (ancora da scrivere) che spieghi il perché dei nomi errati
  4. Rinnovo l'invito, a chi non vuol vivere nella menzogna e nell'inganno, di postare un commento in cui richieda, umilmente, di essere illuminato

sabato 27 novembre 2010

No nuove perdite

Ancora (sabato mattina) wikileaks non ha pubblicato niente. Come ho accennato nel corto sono in trepidante attesa.
Da quel che ho capito dovrebbero venir pubblicati dei documenti riservati, spediti dalle varie ambasciate americane sparse per il mondo, dove vengono analizzati i relativi paesi.
Ovviamente le opinioni espresse non saranno quelle diplomatiche, note al pubblico, ma saranno invece oneste, critiche, non ambigue e probabilmente concise. Per questo il dipartimento di stato americano si è affrettato a contattare i governi di mezzo mondo cercando di anticipare e diminuire l'effetto, politicamente imbarazzante, di questi documenti.
Anche il nostro Fratini è stato contattato: ieri sera ho letto un rapido commento del tipo “Sull'Italia solo scenari”. E che sono questi “scenari”? Bo vedremo... (*1)

Nell'attesa di notizie sono andato sulla pagina wikileaks di FB.
È buffo, per la prima volta nella mia vita, mi sono sentito circondato da persone più paranoiche di me!
Lo si capisce leggendo i vari commenti: piccoli accenni, dubbi per il comportamento di wikileaks che ha annunciato i documenti ma che ancora non gli ha resi disponibili, influenze di vari servizi segreti, la convinzione che la censura si abbatterà su wikileaks, etc...
Poi c'è una minoranza di nazionalisti americani che si lamentano per il danno che verrà procurato agli USA. Indicativo ad esempio un battibecco fra uno di questi individui e un turco: prima il nazionalista ha accusato l'altro di aver votato per Obama, scoperto poi di trovarsi di fronte a un turco, lo ha accusato di vivere fra i “negri”, i maiali e di non aver niente nel suo schifo di paese...

L'ambiente sulla pagina di FB è troppo infuocato per i miei gusti e quindi non mi sono nemmeno sognato di postare qualcosa...

Comunque ho notato che la stragrande maggioranza delle persone non sembrano aver notato un aspetto fondamentale della questione.
Questi documenti che verranno pubblicati, i precedenti sulla guerra in Iraq, e molti altri pubblicati negli anni precedenti, mettono in cattiva luce gli USA in quanto ne evidenziano un comportamento ipocrita e cinico tenuto, ovviamente, accuratamente nascosto all'opinione pubblica.
Questo non significa che gli USA siano la minaccia mondiale numero uno o il maggior pericolo per la libertà!
Al contrario! Sicuramente altri paesi, tipo la Russia e la Cina, hanno comportamenti analoghi e, probabilmente, molto peggiori!
Il fatto che la maggior parte dei documenti pubblicati siano imbarazzanti per gli USA dimostra che è proprio in questo paese che c'è la maggior libertà. Insomma, chi fornisce i documenti a wikileaks rimane anonimo ma, ovviamente, il pericolo di essere scoperto esiste. Tale individuo negli USA rischia di essere arrestato, processato e di passare un bel po' di anni in prigione. In Russia lo stesso individuo rischierebbe di essere spedito in Siberia senza processo e di rimanerci per sempre. In Cina ci sarebbe l'esecuzione pubblica dello stesso con, magari, in più, l'arresto di famigliari, amici e conoscenti, tanto per dare il buon esempio...
E poi, guarda caso, wikileaks è nato negli USA! In Russia i giornalisti con opinioni contrarie al governo hanno “strani” incidenti mentre in Cina poi nessuno si azzarda a mormorare una parola contro il potere!

Tutto sommato non mi stupirei se questi documenti fossero stati passati a wikileaks da agenti segreti di paesi che vogliono mettere politicamente in imbarazzo gli USA...
O magari la CIA potrebbe fornire documenti falsi a wikileaks per poi screditarla...

Quasi quasi vado a pubblicare questa mia tesi di complotto su FB! Meglio di no, mi mangerebbero...

Nota (*1): Come mia personalissima ipotesi scommetto che il succo di questi scenari sia che, indipendentemente da chi sia al governo, l'Italia rimane un paese filoamericano.

venerdì 26 novembre 2010

Web-Tax

Ieri sera stavo per mettermi a scrivere il post del giorno quando ho sentito un forte tuono. Per prudenza, quando c'è un temporale, scollego dalla rete tutte le mie apparecchiature elettroniche compresi, ovviamente, i computer. Quando poi non c'era più pericolo mi era anche passata la voglia di scrivere.

Comunque di argomenti ce ne sarebbero molti: la “munnezza” campana, lo stalker dell'Hunziccher, la crisi economica irlandese, le nuove rivelazioni di Wikileaks e, forse, la caccia.

Oggi però voglio tornare su un tema che mi sta particolarmente a cuore. Già in uno dei miei primissimi post ne accennai (vedi 2+2=boh?) senza però fornire esempi.
In particolare sottolineai il fatto di come, la grandissima libertà fornita dal web, non sia da tutti pienamente compresa: né dai cittadini né, tantomeno, dai politici. Il risultato è che, per ragioni varie, in Europa, e specialmente in Italia, assistiamo alla nascita di varie leggi e leggine che cercano di ridurre la libertà di questo nuovo mezzo di comunicazione.
In genere la “scusa” è la lotta al terrorismo o alla criminalità in genere (vedi, ad esempio, il decreto Pisanu che, in pratica, impediva la diffusione del wi-fi nei bar, ristoranti etc...). Credo che per lo più siano decisioni prese in buona fede da persone con scarso background informatico e ancor più scarso orizzonte di vedute. Talvolta però è impossibile non sospettarne la malizia.

Proprio in questi giorni ho letto il seguente articolo su repubblica.it nuove regole per le web-tv.
Nell'articolo si spiega che le nuove web-tv dovranno pagare una tassa d'ingresso di 500€ (sul corriere.it mi era parso di leggere 700€ ma, probabilmente, ricordo male io...).
Apparentemente niente di che, giusto?
Ma riflettiamo un attimo sul significato di questa cifra, una tantum per giunta, e poniamoci una domanda: cosa rappresenta potenzialmente, per il bilancio dello stato, questo nuovo introito?
Praticamente niente. Allora perché è stato fatto visto che, oggettivamente, limita la libertà degli individui di comunicare fra loro?
Io ci vedo una sola possibile spiegazione in questa sorta di “strana” sbarra d'ingresso, irrilevante per un'impresa ma significativa per il singolo individuo, disincentivare la nascita di nuove web-tv gestite da privati e, soprattutto, limitarne il numero (*1).
Se questo è il vero scopo della legge, ovvero solamente limitare in qualche modo la libertà di parola e la diffusione dell'idee, non mi sembra un obiettivo particolarmente lodevole.

Secondariamente questa legge, come del resto molte altre leggi italiane, considerano internet come un mare nostrum, dove è possibile legiferare senza remore, invece che un mezzo di comunicazione con evidenti elementi sovranazionali. In particolare mi chiedo cosa vieti a un italiano di creare una web-tv basata all'estero per aggirare questa legge restrittiva.
Si arriverà a negare agli italiani l'accesso a certi siti esteri, e per tanto non controllabili, che trasmettono web-tv non registrate?
Possibile: questo viene già fatto, in maniera legalmente dubbia (*2), per i siti di scommesse esteri (che ero solito frequentare tranquillamente da Olanda e Spagna) non convenzionati con AAMS (Amministrazione Autonoma Monopoli di Stato).
Tale provvedimento, a mio parere, ci metterebbe alla pari con altri paesi all'avanguardia nel difendere le libertà individuali come Cina, Iran, Cuba e Nord Corea...

Singolarmente questo esempio potrebbe sembrare poco significativo ma deve essere considerato nel complesso delle varie leggi anti-internet che periodicamente saltano fuori.

Nota (*1): Per poterle tenere più facilmente d'occhio o sono io paranoico?
Nota (*2): Non sono un esperto di legge ma qualche anno fa, quando abitavo in Olanda, ricordo chiaramente una direttiva europea che, coerentemente con il libero scambio delle merci, garantiva a tutti i cittadini europei di scommettere su qualsiasi sito di scommesse dell'Unione. Semplicemente ogni sito avrebbe pagato le tasse del proprio paese: esattamente come se io mi recassi di persona in una ricevitoria a Londra e scommettessi su Liverpool-Arsenal. A chi interessa una disamina più approfondita da un punto di vista legale consiglio vivamente la lettura del seguente articolo su interlex.it che mi sembra autorevole e ben fatto.

mercoledì 24 novembre 2010

Massaggio del piede

Oggi voglio istruire i miei lettori sulle tecniche Sha-Tzu (*1) di massaggio del piede. Le conoscenze che mi accingo a illustrare saranno per forza di cosa semplici ma costituiranno comunque un'utile base di partenza. Il seguente massaggio è ottimo per rilassarsi ed, eseguito prima di coricarsi, favorisce il sonno.

Prima di tutto bisogna conoscere, e saper distinguere, il piede.
È importante sapere che il piede è un organo atto alla deambulazione che va conosciuto nel dettaglio: il piede è composto da cinque dita, la pianta e il tallone.
Le cinque dita hanno nomi molto simili a quelli dei sette nani ma ce ne sono due in meno: si tratta di Alluce, Indice, Medio, Anulare e Mignolo.
La pianta non è, ovviamente, un vegetale ma solamente del tessuto che connette le dita al tallone.
Il tallone, infine, è fondamentale in quanto, grazie alla sua struttura elastica, è in grado di caricarsi come una molla e permette all'uomo di saltare: forse non ci avrete fatto caso ma praticamente tutti i calciatori (*2) sono dotati di tallone.
La composizione interna del piede è fondamentale per sapere come e dove massaggiarlo. Al suo interno il piede contiene: ossa, ossicini, cartilagini, viscere, sangue e, nelle donne, il punto G.
Questo è tutto quanto c'è da sapere sulla struttura anatomica del piede: non preoccupatevi! non è necessario conoscere tutti questi dettagli a memoria!

Prima di iniziare il massaggio del piede vero e proprio è consigliabile ammorbidirlo con un apposito composto emolliente. Non c'è bisogno di comprare costosi prodotti in farmacia ma è possibile realizzare da noi un'ottima mistura utilizzando solo ed esclusivamente ingredienti naturali!
La mia “ricetta” è la seguente: una tazza di ammorbidente per lana (consiglio Ciocciolino), mezza lattina di Cocca Colla, tre palline di naftalina e mezzo bicchiere di succo di frutta alla pera.
Mescolare insieme questi ingredienti, fin quando la naftalina non sarà completamente sciolta, in un barattolo grande: il contenitore dovrà essere sufficientemente ampio da contenere un piede.
Prendete un piede e deponetelo nel barattolo (*3). Chiudete il barattolo col suo tappo e agitatelo vigorosamente per alcuni minuti. Estraete il primo piede e ripetete il procedimento con il secondo.

A questo punto è necessario decidere con “cosa” massaggiare il piede. Ovviamente esistono dozzine di tecniche tutte contraddistinte dalla polarità duro-morbido tipica dello sha-tzu. Poiché questo post si rivolge a un pubblico di neofiti parleremo solo della tecnica più semplice (*4) ovvero quella che usa come elemento duro il gomito e, come morbido, lo SdN (*5).
Vediamo prima come massaggiare col gomito: il piede deve essere posto supino, coricato sulla pianta, disteso e leggermente allungato, con una mezza torsione rispetto all'asse femorale-spinale; il massaggiatore si pone al fianco del piede e, flettendo il braccio in maniera da evidenziare il gomito, deve dare dei colpi con tutta la forza possibile sul dorso del piede. Questo passaggio è fondamentale per sciogliere le ossa e le ossicine annodate. State attenti a non farvi male al gomito!
Il massaggio col SdN è, fortunatamente, molto più semplice: il piede deve essere posto in equilibrio sul tallone (per capirsi il tallone deve stare in basso e le dita rivolte in alto); il massaggiatore dovrà semplicemente strusciare ripetutamente il proprio SdN partendo dal collo del piede fino a soffermarsi, con particolare vigore, sulle dita. Idealmente il massaggiatore dovrebbe cercare di placare un immaginario prurito anale.
Ripetere più volte, alternativamente, queste due fasi.

Spero che questa breve guida possa essere utile ai miei lettori perché, come dicevano gli antichi romani, “Mente sana in piede sano”.

Nota (*1): Sha-Tzu, tradotto liberamente in italiano, significa “Tecnica tradizionale cinese del massaggio duro-morbido che dà sollievo alle membra stanche”.
Nota (*2): Lo stesso termine “calciatore” deriva da “calcagno”, un sinonimo di tallone.
Nota (*3): Attenzione! Sia l'operazione di emulsione che di massaggio devono avvenire a piede nudo: è quindi necessario rimuovere accuratamente scarpe, calzini o sciarpe.
Nota (*4): Come detto ci sono molte altre tecniche di massaggio. Tanto per menzionarne una è possibile usare la lingua e i denti (lingua-> elemento morbido; denti-> elemento duro). Attenzione! Le dita del piede non sono organi erettili e quindi, per quanto succhiate, non aumenteranno di dimensione. Se ciò dovesse avvenire verificate che siano presenti TUTTE e cinque le dita e solamente un tallone (invece che due più piccoli).
Nota (*5): SdN=Solco delle Natiche

martedì 23 novembre 2010

Dona organi in calo

Ieri mi è caduto l'occhio su un articoletto interessante (dimezzati i donatori di organi) il cui titolo accennava a un brusco calo nelle donazioni di organi.
La mia curiosità era attratta dal motivo di questo calo. L'esperto luminare di turno ha spiegato che dipende da due fattori: l'invecchiamento dell'esercito di donatori e la scarsa propaganda fatta dall'ente preposto (il Centro Italiano Trapianti) a favore della cultura della donazione degli organi.

Cosa ne pensate?

Io sono perplesso. Sicuramente i due elementi indicati sono delle concause ma possibile che valgano il 50%?
L'esercito dei donatori invecchia un anno per volta quindi, rispetto all'anno precedente, l'impatto non dovrebbe essere grande (poi invece, nell'arco di dieci anni, assume magari un ruolo determinante).
Analogamente, riguardo l'opera di sensibilizzazione, ci sono due possibilità: 1) se anche l'anno scorso non è stata fatta allora non dovrebbe esserci troppa influenza sull'anno corrente in quanto nulla è cambiato. 2) se l'anno scorso è stata fatta è comunque possibile che in un solo anno tutta l'opera di sensibilizzazione vada persa?

Insomma il calo del 50%, mancando altri elementi, potrebbe essere dovuto solo a una maggior “fortuna” dei donatori (*1) che sono morti in numero molto minore del solito. Bisognerebbe conoscere un po' di numeri per valutare la probabilità di questa variazione...

Più probabilmente però c'è all'opera un'altra causa che, almeno al momento, non è evidente neppure agli esperti del settore...

Nota (*1): “Sfortuna” per i riceventi...

lunedì 22 novembre 2010

Peggior post

Stanotte avevo un sacco di idee per il blog: ero talmente vispo che quasi quasi mi sarei alzato per mettermi a scrivere.
Invece ho preferito dormire. Ho fatto pure uno strano sogno che non racconto in quanto scarsamente interessante.

Adesso non ricordo nessuna delle idee che avevo avuto. Sto sbadigliando a ripetizione. Le mie annotazioni, come al solito, non mi ispirano particolarmente.

Vado a casaccio.

Non vado da nessuna parte.

Non ho voglia nemmeno di divagare. Mi chiedo quanta voglia avranno i miei lettori di leggere ciò che io non ho voglia di scrivere...
Poca immagino.
Male! Vedete di motivarvi maggiormente!

Dovrei incominciare a pesarmi: prima in estate, e poi quando sono stato malato, sono ingrassato parecchio. Il pesarsi giornalmente aiuta a prendere coscienza della situazione.
Soprattutto ho notato che, quando si scopre di essere aumentati di peso, si è più motivati a essere virtuosi e a non eccedere in merende, cioccolate, pane e dolci vari. Inoltre mi sento maggiormente disposto a fare ginnastica o ad andare a correre.

Tutto considerato è meglio che non mi pesi.

Credo di aver appena scitto il mio peggior post...

sabato 20 novembre 2010

Epoca

Ho controllato le mie note per trovare un argomento di cui scrivere.
Niente: come al solito non c'è nulla che mi ispiri. Tutti argomenti noiosi o troppo impegnativi.
Quasi quasi scrivo un post propedeutico per uno successivo più impegnativo...

Si tratta di un concetto non particolarmente complesso ma non banale da definire. Sì: è più complicata la sua forma che la sostanza.

Provo a buttare giù qualche idea: spero che, sul finire del post, sarò in grado di dare una buona definizione di quello che ho in mente. Abbiate pazienza!

Se io chiedo un'opinione a una persona questa mi risponde argomentando dal suo punto di vista.
Da cosa è dato il “punto di vista”? Sicuramente dipende da molti fattori come: età, ambiente sociale, istruzione, esperienze personali, convinzioni politiche/morali o religiose ed epoca.

Ecco è della variabile “epoca” che voglio parlare perché probabilmente è la più sottovalutata.
È la più sottovalutata perché è comune a tutte le persone (*1). Per questo spesso ci si dimentica che essa è un parametro che incide sul nostro punto di vista.

È l'uomo che confonde la durata della propria vita col sempre.
Un esempio: le persone nate dopo gli anni '70 (*2) tendono a pensare che le autovetture a benzina siano sempre esistite e sempre esisteranno. Certo: razionalmente, tutti sappiamo che non è così: prima degli anni '50 erano rare e nel 19º secolo assenti o quasi; però le conseguenze di questo ci sfuggono: ad esempio pensando a delle persone del 19º secolo ci si dimentica della difficoltà degli spostamenti, che al lavoro (*3) si andava solo a piedi o con i mezzi pubblici, che i bambini non venivano accompagnati a scuola in macchina (*4) e che, per andare in vacanza, bisognava prendere il treno (*5).
Razionalmente, riflettendo un attimo, è facile rendersi conto che qualcosa nel passato non esisteva (tipo la macchina, la scuola dell'obbligo e le vacanze) ma è molto più difficile capire che qualcosa sia destinato a sparire. È per questo che non è facile immaginarsi il futuro: i vincoli della nostra epoca ci legano al presente...
Eppure sono anni che sappiamo che il petrolio è una risorsa limitata destinata ad esaurirsi.
L'immaginarsi una scuola dell'obbligo, riservata solo ad alcuni bambini in base a dei test attitudinali, sembra una brutta trama per un romanzo di fantascienza più che una possibilità reale...
E a nessuno piace immaginarsi un futuro nel quale un impoverimento generale costringa le famiglie a dimenticarsi le vacanze estive...

Non so, forse l'esempio della macchina a benzina non è stato particolarmente felice ma spero che, seppur con difficoltà, abbia suggerito al lettore la mia idea di fondo. Provo a riassumere.

L'epoca in cui viviamo è un elemento che influenza il nostro punto di vista. È un fattore che spesso non si considera perché ne siamo tutti “vittime” alla stessa maniera. Deriva dal fatto che l'uomo tende a considerare ciò che non muta nel corso della propria vita come qualcosa che non cambi in assoluto. Questo errore influenza la nostra visione del passato ma, soprattutto, del futuro.

Tutto qui. Come detto questo post sarà propedeutico per uno successivo...

Nota (*1): Forse una possibile eccezione è quando una persona molto giovane si confronta con una molto anziana ma comunque, anche in questo caso, entrambe condividono l'adesso. Insomma l'epoca è la stessa anche se vissuta da estremi opposti...
Nota (*2): Magari per chi è nato negli USA vale dagli anni '60 o, addirittura, '50, ma non è questo il punto...
Nota (*3): Con l'esclusione di pochi ricchi privilegiati muniti di carrozza...
Nota (*4): Così come si tende a pensare che le macchine siano sempre esistite, così si dà per scontata la scuola dell'obbligo alla quale tutti i bambini devono andare: ovviamente non era così, ma è facile pensarlo!
Nota (*5): Analogamente a quanto scritto nella nota precedente, anche le vacanze al mare erano un'esclusiva di pochi: ho volontariamente scritto queste due inesattezze per sottolineare quanto sia facile confondersi!

giovedì 18 novembre 2010

Più brutto più gente


Ho notato che più il post che scrivo è brutto e più lettori/contatti ci sono.
Vice versa, quando il post mi viene bene, non lo legge praticamente nessuno...
Molto seccante.

Eccezionale scoperta 21-Novembre-2010
Come i miei lettori sanno, mi ero già lamentato della difficoltà che avevo a premere tasti lontani fra di loro. Ultimamente poi, ero caduto addirittura vittima dello sconforto quando ho iniziato a provare alcuni accordi: non c'era modo di premere il kamasutra di tasti indicati anche forzando ogni dito nella posizione corretta con la mano destra.
Stasera l'intuizione: se tengo la chitarra per "bene", invece che con la tastiera rivolta verso l'alto, la mano sinistra deve piegarsi molto meno e riesco a raggiungere i vari tasti QUASI agevolmente!!

Corsivo al buio 22-Novembre-2010
Stasera volevo andare a correre, poi ho visto tutto buio e mi è passata la (poca) voglia...

Disapparizioni 25-Novembre-2010
Possibile che mi sparisca tutto!? È da ieri che cerco i codici operativi della banca (o come si chiamano...) e non mi riesce trovarli: almeno sto riordinando la camera, ma se non li trovo è un problema.

Trepidante attesa 26-Novembre-2010
Non vedo l'ora che wikileaks pubblichi i nuovi documenti riservati! Si tratta delle opinioni degli ambasciatori americani sui vari leader dei paesi in cui operano. Spero ci siano info anche per l'Italia... A mio avviso questa è la pubblicazione più esplosiva che wikileaks abbia mai fatto: speriamo che non venga censurato...

Svalutazione

Non volevo riparlarne: nei miei post mi piace cambiare spesso genere di argomento...
Però, nel post di ieri, ero moderatamente fiducioso per la partita della nazionale. Invece il risultato, l'andamento della partita e il gioco della squadra sono stati in linea con le partite precedenti.
Non vorrei dare l'impressione ai miei lettori di volermi nascondere e quindi riposto subito sull'argomento Brandelli/nazionale.

Non so se è emerso da quanto avevo scritto ma il mio stato d'animo ieri era sì ottimista ma, soprattutto, ero curioso di vedere come sarebbe andata.

Dello scarso gioco che Brandelli “sa” dare alle squadre che allena ero già a conoscenza: speravo che, proprio perché non fa giocare schemi complicati, riuscisse per questo a dare un gioco semplice, magari banale e brutto da vedere, alla squadra.
Invece no, ieri è successo proprio il contrario: i giocatori erano completamente confusi dal nuovo modulo imposto da Brandelli senza una punta di riferimento. Premetto che ho perso i primi venti minuti, e che ho guardato molto distrattamente il resto della partita, ma alcuni giocatori non sapevano assolutamente cosa fare e, di conseguenza, non riuscivano a rendersi utili alla squadra (ad esempio Zirconi, Maurizi o Arancioni...).

Della partita si salva Rospetto che mi ha impressionato per la personalità: non mi è sembrato per niente intimorito di giocare la sua prima partita in nazionale. Discreti qualche altro giocatore come Falconi, Santone e Palotelli.

In definitiva ieri non credo di aver commesso un errore ha giudicare positivamente le convocazioni. Ciò che invece ho sbagliato è stato sopravvalutare le pur modeste capacità del CT di dare gioco alla squadra.
Un errore insomma non di “valutazione” ma di “svalutazione”...

mercoledì 17 novembre 2010

Brandelli Scanner

Oggi ero tentato di scrivere un post sui body scanner degli aeroporti però mi premeva anche dire un paio di paroline su Brandelli.
Poiché la nazionale gioca stasera darò la precedenza all'allenatore dell'Italia: i body scanner attenderanno...

Come sapete sono stato molto critico nei confronti di Brandelli (vedi La nazionale a Brandelli). Come allenatore della Fiorentina mi aveva profondamente deluso ed ero scettico sul suo successo come CT dell'Italia.

Le prime partite non sono state memorabili: pareggio con l'Irlanda del Nord, sconfitta con la Costa d'Avorio, vittoria contro le Fær Øer... Non ricordo, forse ha giocato qualche altra partita ma sicuramente senza risultati entusiasmanti...

I motivi degli scarsi risultati sono molteplici ma sicuramente il puntare su alcuni giocatori ormai “finiti” non ha aiutato: mi fa fatica andare a ricercarne gli strani nomi che avevo usato, quindi mi tengo sul vago...

La formazione di oggi invece è piuttosto interessante: una squadra giovane con molta qualità.
Sono d'accordo con tutte le convocazioni: l'unico dubbio è forse su Santone perché ultimamente ha giocato poco ma che, comunque, resta valido in prospettiva.
In particolare apprezzo che Brandelli abbia convocato Balzetti del Palermo: l'aveva avuto nella Fiorentina e l'aveva scartato; il fatto che l'abbia richiamato equivale a riconoscere il proprio errore di valutazione: ne apprezzo l'onestà intellettuale.
Poi mi piacciono anche le convocazioni di Rospetto in difesa, Zirconi e Palotelli in attacco e Falconi al centrocampo.

Insomma il grosso del lavoro per un CT di una nazionale è quello di selezionare i giocatori giusti e, almeno oggi, mi pare che Brandelli abbia fatto bene. Al contrario un CT non ha tempo per far sviluppare a una nazionale un proprio gioco o schemi particolari ma, anche da questo lato, Brandelli non dovrebbe aver troppi problemi perché nella Fiorentina faceva un gioco estremamente semplice: insomma non è l'allenatore con idee bizzarre in testa che rischi di confondere i giocatori!

Vedremo stasera cosa succede...

martedì 16 novembre 2010

Lettura del giornale

Oggi non sapevo cosa scrivere ma poi mi sono ricordato un'idea interessante che mi era venuta in mente un paio di notti fa...

Voglio provare a guardare il corriere.it del giorno e descrivere le mie impressioni/opinioni sui vari articoli: qual è l'idea divertente? È che scriverò la mia opinione prima di leggerli!

Spero che il giornale di oggi non sia troppo noioso: giuro che non l'ho ancora guardato...

Fazio boom, in 9 milioni davanti alla TV
In genere gli articoli politici li salto. Questo qui mi incuriosisce ma, come mio solito, ieri sera non ho guardato la trasmissione a cui si riferisce... Oltretutto su FB ho letto un commento criptico su questi “elenchi”: via, scritto il post, un'occhiata la darò...

Crisi scende in campo il Quirinale...
Altro articolo di politica. Questo non ho bisogno di leggerlo.
Da anni Sottili scalpita per prendere il posto di Berluska: adesso pensa che l'opportunità sia buona e, momentaneamente alleatosi con l'opposizione, cerca di far cascare il governo. Da parte sua Berluska non ci pensa nemmeno a dimettersi ma vuole che Sottili lo sfiduci apertamente in maniera da poterlo tacciare come traditore dell'alleanza...
Il Quirinale avrà fatto il solo messaggio istituzionale tutto forma e con poca sostanza

l'UE rischia di non sopravvivere
Si riferisce al debito pubblico di varie nazioni, principalmente Irlanda e Portogallo, ma anche Italia.
Sicuramente questo articolo è da leggere.

Iran, Sakineh “confessa”
Articolo di cronaca internazionale. Conosco a sommi capi la vicenda: una donna iraniana è stata condannata alla lapidazione per adulterio.
Vicenda triste ma non mi interessa: piuttosto mi fa riflettere su alcuni documenti pubblicati da wikileaks che ho letto. Si riferivano alla guerra in Afghanistan e a come l'intelligence americano cercasse di influenzare i vari governi europei per ottenere il loro consenso a inviare più truppe. In ogni paese miravano a influenzare l'opinione pubblica tramite i mass media e, il fatto interessante è che, per ogni paese, usavano la strategia diversa più efficace. Ad esempio (attenzione non sono sicuro di ricordare esattamente!) in Francia puntavano su come vengono trattate le donne dai talebani, in Germania sulla produzione della droga e, in Inghilterra, sull'immigrazione dei profughi.
Non dubito che la vicenda di questa povera donna sia vera ma, per quanto scritto sopra, sospetto che l'ampia risonanza che sta ottenendo non sia casuale...

Londra risarcisce gli ex detenuti
Altro articolo di cronaca internazionale. Anche questo non lo leggerò ma è significativo: primo, Londra ammette che la detenzione a Guantanamo dei suoi connazionali era illegale; secondo, mi piace constatare che da qualche parte la giustizia esiste ancora.

FIAT: scendono le immatricolazioni
Economia. Non lo leggo: il titolo dice già tutto.

Niente politica per Marina Berlusconi
Cronaca/politica italiana. Non mi interessa. Il momento poi non sarebbe buono. Se proprio vuole scendere in politica le conviene aspettare che il padre si ritiri... Discorso lungo, non mi ci voglio però dilungare...

Brescia, scesi gli immigrati dalla gru
Cronaca italiana. Non mi interessa. Conosco la vicenda: gli immigrati erano saliti sulla gru per protesta e ora sono scesi...

Cameron lancia il “Regno della felicità”
Politica, quasi cronaca, estera. La solita iniziativa politica per far parlare di sé e confondere la popolazione con un indice che già il nome fa capire quanto sia stupido: statisticamente ha già poco senso considerare quanti polli si mangia a testa figuriamoci poi come possa venire “misurato” qualcosa di astratto come la felicità.
Come tutte le iniziative stupide (ma appariscenti) non dubito che verrà ripresa anche dai politici italiani.

Travolto dal Frecciarossa
Cronaca. Salto.

Baby star a Napoli
Cronaca. Salto.

Ok, mi sono stufato segnalo solo un paio di altri articoli che hanno destato il mio interesse:

Assolto lo stalker della Hunzicker
L'argomento mi interessa. Avevo scritto un post al riguardo Staliking. Leggerò l'articolo con attenzione.


Notte di sesso se dice no al nucleare...
Cronaca estera trita e banale. Però la ragazza della foto mi piace. Anch'io dico “no” al nucleare! Ah... la proposta vale solo per il presidente tedesco...

Sulla colonna di destra ci sono almeno 4 o 5 articoli che mi interessano ma non ho più voglia di scrivere!

Conclusione: beh, l'idea era buona ma sfortunatamente, l'essere completamento all'oscuro della vicenda citata dall'articolo principale, non mette il post (e me!) sotto una buona luce...
Comunque senza troppa difficoltà è facile fare delle riflessioni interessanti in questa maniera...

lunedì 15 novembre 2010

La contraddizione del pagano cittadino

Dopo aver finalmente terminato di leggere l'insostenibile pesantezza, adesso mi sento molto leggero...
Non sapendo a cosa dedicarmi, ho “assaggiato” il libro su Ipazia (*1) che comprai a maggio (vedi Libridine non violenta).
So molto poco di Ipazia: fu una famosa matematica dell'antichità e visse nel IV secolo ad Alessandria. Fu fatta uccidere dal patriarca (cristiano) di quella città durante la repressione dei culti pagani in quanto Ipazia era un'autorevole figura non cristiana. È l'unica donna ritratta nella “Scuola di Atene” di Raffaello (anche se alcuni pensano che possa essere un autoritratto dello stesso autore). Per colmare le mie lacune culturali ero curioso di saperne di più...

Sfortunatamente ho avuto subito una brutta sorpresa: pensavo di aver comprato un saggio invece si tratta di un romanzo storico. A me la storia romanzata non piace e, ad esempio, non riesco a guardare le ricostruzioni dei documentari storici di Scoperta Canale e Nazionale Geografico...
Beh, colpa mia: nella fretta non lessi adeguatamente la descrizione del libro...

Ho letto il primo capitolo e subito mi sono sorte delle perplessità più concrete: Ipazia, nelle varie fonti, è descritta come bellissima. In questo libro, nel primo capitolo, in quasi ogni pagina è “spiegato” che è bella.
Il mio appunto è stilistico: se un personaggio è bellissimo non basta scrivere a ripetizione che è bello ma bisognerebbe riuscire a far emergere naturalmente questa bellezza in qualche maniera. Certo non è facile mostrare la bellezza attraverso un dialogo o da piccoli dettagli ma, la soluzione adottata dall'autore, proprio non mi convince.
Verso la fine del capitolo Ipazia annuncia l'inizio delle persecuzioni cristiane, riferendosi a un decreto imperiale recentemente emanato, con le seguenti parole: “Praticamente vieta il culto pagano ed ebraico.

Cosa ci trovo di strano? Non credo che i pagani si sarebbero definiti “pagani”. È un problema etimologico: “pagano” deriva da pago, il villaggio, ed era contrapposto a “urbanus”, l'abitante della città. Inizialmente infatti il cristianesimo si diffuse nelle città e, solo in seguito, anche gli abitanti della campagna si convertirono.
Per questo motivo, anche se non sono un esperto, non credo che un abitante pagano di Alessandria d'Egitto (una delle città più grandi dell'impero) si sarebbe definito “pagano”!

Nota (*1): “Ipazia: vita e sogni di una scienziata del IV secolo” di Adriano Petta e Antonino Colavito, La Lepre Edizioni, 2009

sabato 13 novembre 2010

Per Nettuno, sola andata

Ieri ho rivisto a distanza di anni un gradevole film di fantascienza: Punto di non ritorno.

Proprio all'inizio del film vengono snocciolati dei dati interessanti: nell'anno 2047, l'astronave dei protagonisti ha un'accelerazione di 30G e, partendo dall'orbita terrestre, raggiunge Nettuno in 56 giorni.

Mi sono quindi divertito a verificare se, con tale accelerazione, era possibile raggiungere Nettuno nel tempo indicato. Non sapendo niente di astronomia i miei calcoli saranno molto approssimativi ma, spero, corretti nell'essenza...

Per prima cosa bisogna conoscere la distanza Terra-Nettuno nel 2047. Non conoscendo le posizioni relative dei due pianeti in tale anno mi sono accontentato di un'approssimazione.
Su Wikipedia ho trovato che il perielio e l'afelio di Nettuno sono rispettivamente 4,459 e 4,536 miliardi di Km, quindi in media 4,498 miliardi di Km. Ho deciso poi di ignorare la posizione della Terra che potrebbe fare variare tale distanza di circa + o – 150 milioni di Km (*1).

Ho poi calcolato che 56 giorni equivalgono a 56x24x3600 secondi, ovvero 4 838 400 (TT=Tempo Totale) secondi.
Invece, 1 G, equivale a 9,81 m/s*s, quindi 30 G sono 294,3 m/s*s

A questo punto volevo calcolare la velocità massima (Vmax) raggiungibile moltiplicando 30G per TT. Mi sono però reso conto che l'astronave deve anche rallentare per fermarsi in tempo! Mi è parso coerente considerare che anche la capacità di frenata equivalga a 30G: per questo motivo la velocità massima si raggiungerà dopo 28 giorni perché, da quel momento, l'astronave dovrà iniziare a “frenare”...

Quindi Vmax è uguale a 30G*TT/2, cioè 294,3* 4 838 400/2 ovvero 711 970 560 m/s: più del doppio della velocità della luce (*2)!
È quindi evidente che l'astronave non avrebbe avuto bisogno di raggiungere tale velocità (oltre che, per quanto ne so, fisicamente impossibile da raggiungere).
Ho deciso allora di cambiare approccio e considerare per quanto tempo l'astronave avrebbe dovuto accelerare a 30G per raggiungere Nettuno in 56 giorni.
Come detto, la distanza Terra-Nettuno da me approssimata è pari a 4.5 miliardi di Km equivalenti a 4500 miliardi di metri (DIST).
L'astronave dovrebbe quindi viaggiare a velocità costante pari a DIST/TT per raggiungere Nettuno esattamente in 56 giorni. Cioè 4 500 000 000 000/4 838 400 pari a 930 059 m/s (*3).
Con un'accelerazione di 30G è possibile raggiungere tale velocità in 930 059 / 294,3 cioè in 3160 secondi, circa 53 minuti.
In realtà anche in questo calcolo ho fatto un'approssimazione: l'astronave viaggerebbe sì alla velocità voluta per gran parte del viaggio ma nei 106 minuti di accelerazione e decelerazione viaggerebbe a una velocità minore perché, appunto, nella prima fase starebbe raggiungendo la velocità di crociera partendo da ferma mentre, nella seconda, starebbe rallentando fino a fermarsi.

Volendo essere più precisi bisognerebbe risolvere la seguente equazione:

(VC/2)*TA*2+(TT-TA*2)*VC=DIST

VC=Velocità di crociera; TA=Tempo di accelerazione; TT=Tempo totale del viaggio e DIST=Distanza Terra-Nettuno.

In altre parole significa che la distanza percorsa durante l'accelerazione e la decelerazione ((VC/2)*TA*2), sommata alla distanza percorsa alla velocità di crociera per il resto del tempo, deve essere pari alla distanza totale.
L'unica incognita dell'equazione è TA in quanto VC è pari a 30G*TA.

Con qualche passaggio si ottiene:
(VC/2)*TA*2+(TT-TA*2)*VC=DIST

VC*TA+VC*TT-2*VC*TA=DIST

VC*TT-VC*TA=DIST

30G*TA*TT-30G*TA*TA-DIST=0

30G*TA*TA-30G*TT*TA+DIST=0

294,3*TA*TA-294,3* 4 838 400*TA+ 4 500 000 000 000=0

294,3*TA*TA – 1 423 941 120*TA + 4 500 000 000 000=0

Questa è un'equazione di secondo grado, con TA come incognita, e le soluzioni sono:

TA= (1 423 941 120 +/- SQRT(2 027 608 313 226 854 400 – 5 297 400 000 000 000))/588.6

TA= (1 423 941 120 +/- SQRT(2 022 310 913 226 854 400))/588.6

TA= (1 423 941 120 +/- 1 422 079 784)/588.6

TA1=4 835 238 sec

TA2=3162 sec

Non so bene perché venga fuori il valore TA1: suppongo che derivi dal fatto che non ho imposto che la distanza totale deve essere compiuta arrivando con l'astronave ferma e non sparata a tutta velocità... no... non mi convince... beh, ci penserò e poi aggiungerò un EDIT per chiarire...

Il valore TA2 è invece chiaramente quello cercato: bastano 2 secondi in più di accelerazione per compensare la velocità minore in accelerazione e decelerazione...

Certo che 30G sono tanti...
Mi chiedo: qual è l'accelerazione MINIMA per arrivare in 56 giorni su Nettuno?
Ovviamente si tratta dell'accelerazione applicata per 28 giorni.
In questo caso i conti esatti dovrebbero essere più semplici: siccome ho già scritto abbastanza salto qualche passaggio. Confido che chi mi abbia seguito fin qui non abbia problemi...

930 059 m/s è la velocità MEDIA che dobbiamo avere sia in fase di accelerazione che decelerazione, quindi dovremo raggiungere la velocità massima 2*930 059 m/s in TT/2 secondi. Cioè 0,768 897 983
m/s*s equivalenti a 0.08G...
Non so se l'astronave in questa maniera avrebbe risparmiato energia ma, come dice il proverbio, “Chi accelera piano, va sano e va lontano”...

Nota (*1): In realtà il sito degli astrofili bresciani indicava la distanza Terra-Nettuno pari a 4,35 miliardi di Km, ovvero circa 140 milioni di Km meno della mia stima. Non so, forse indicano la distanza minima Terra-Nettuno... non essendo un astronomo preferisco usare la mia stima (anche se, proprio per questo, dovrei fare l'inverso!).
Nota (*2): 299 792 458 m/s
Nota (*3): 930 059 * 3 600 / 1000 = 3 348 212 Km/h

venerdì 12 novembre 2010

Fatto e Verità

Oggi, sul corriere.it, mi è capitato di leggere un curioso articolo di cronaca: Germania, il paziente è neonazista e il chirurgo ebreo non lo opera.
I fatti sono semplici e chiari e, infatti, l'articolo è lungo solo una decina di righe. Riassumo brevemente: un chirurgo ebreo (46 anni) ha abbandonato la sala operatoria quando si è accorto che il malato (36 anni) aveva tatuato sul braccio un simbolo nazista. Il chirurgo ha spiegato che la sua coscienza gli impediva di operare e ha detto alla moglie del malato: “Non opererò suo marito, sono ebreo”. Il paziente è stato operato da un altro dottore.

La faccenda insomma è piuttosto semplice: così semplice che mi domando quale sia la verità.
Sembrerebbe un paradosso porsi questa domanda in quanto, in questo caso, il fatto parrebbe coincidere con la verità...

Proviamo ad analizzare al microscopio i fatti (abbiate pazienza perché in questa prima parte del post scrivo ovvietà...).
Fatto: Il dottore scopre il simbolo neonazista sul braccio del paziente.
Cosa significa (*1) ?
1) Il paziente è un neonazista
2) Il paziente, in passato, è stato un neonazista. In altre parole, lo era, ad esempio, a 20 anni ma, a 36, non lo è più.
È interessante notare che, solamente osservando il tatuaggio (*2), il chirurgo non aveva modo di sapere se il malato è o era un neonazista. È importante per il prosieguo dei miei ragionamenti.

Ora credo non ci siano dubbi nel dire che se il paziente non era più un neonazista il dottore non avrebbe dovuto avere nessuno scrupolo morale ad operarlo. Dopotutto se una persona sbaglia (*3) ma poi si ravvede perché non perdonarla?

Quindi, evidentemente, il chirurgo pensava di essere nel caso 1: ovvero di trovarsi di fronte un paziente neonazista.

Fatto: Il dottore decide di non operare.
Cosa significa?
1) Il dottore, sconvolto dall'aver scoperto che il suo paziente è un neonazista, teme di non essere in grado di operare al suo meglio.
2) Il dottore fa una scelta morale: in quanto ebreo non opera i neonazisti.

Il caso 1 personalmente lo ritengo giustificabile però, considerate anche le parole dette alla moglie del malato, sembrerebbe che il chirurgo abbia lasciato la sala operatoria a causa del punto 2.

Non sono un esperto nel settore ma sono piuttosto sicuro che, per l'etica medica, un dottore deve sempre e comunque curare un paziente. Ad esempio, se un assassino che ha ucciso diverse donne e bambini viene ferito in uno scontro a fuoco con la polizia e portato in ospedale, i dottori faranno comunque di tutto per salvarlo. A maggior ragione chi ha commesso solo il reato di essere neonazista, escludendo altri crimini, dovrebbe essere anch'esso operato.

Siamo forse giunti a un punto morto? I fatti non ci dicono altro?
Adesso viene la parte interessante ma bisogna usare un po' di fantasia.
È ovvio che il chirurgo con la sua azione voleva mandare un messaggio che, apparentemente è il seguente “Come ebreo ho il diritto di rifiutare di operare un neonazista”.
Ho scritto “apparentemente” perché l'affermazione scritta sopra è una banalità, con oltretutto basi etiche piuttosto traballanti, e il chirurgo deve essere il primo a rendersene conto. Da questo punto di vista, un messaggio del genere, favorirebbe paradossalmente i neonazisti facendoli passare per vittime; insomma una specie di boomerang mediatico.

Quindi evidentemente il dottore aveva altri obiettivi. E qui entra in gioco la mia fantasia.
1) Il dottore aspirava alla notorietà e per questo ha fatto un gesto, seppur simbolico, molto eclatante. Magari spera di essere intervistato e di finire in qualche talk-show televisivo.
2) Il dottore ha problemi sul lavoro. Credo sia probabile che il chirurgo venga licenziato e sicuramente egli ne è consapevole. Forse egli vuole essere licenziato per poi denunciare l'ospedale riportando altri episodi in cui sia stato discriminato in quanto ebreo.
Il caso 2 forse è eccessivamente paranoico (*4) e comunque le sue motivazioni profonde tenderebbero a confondersi con quelle del caso precedente. Bisognerebbe conoscere bene la situazione tedesca per capire e valutare meglio le possibilità del chirurgo (o magari aspira a tornare in Israele accolto come un eroe?).

Queste ipotesi sono frutto della mia fantasia, eppure c'è un fatto che dà loro un po' di credito.
Come spiegato precedentemente il dottore non poteva avere la certezza dal solo tatuaggio che il paziente fosse neonazista. Evidentemente, prima di compiere un gesto tanto grave come quello di non operare un malato, doveva essere certo, già da prima di entrare in sala operatoria, che il paziente fosse realmente un neonazista: allora il gesto di non operarlo sarebbe stata una pantomima fatta solo per ottenere maggiore enfasi e notorietà.

In sostanza la mia ipotesi è che il chirurgo abbia agito, non per un impulso improvviso dettato dalla sua coscienza, ma secondo un piano ben calcolato per fini personali.

Vedremo nei prossimi mesi se c'è del vero in questa mia teoria oppure se mi toccherà fare ammenda come in Conclusioni mondiali...

Occhio comunque quando si legge una notizia: anche se questa sembra riportare solo dei fatti la verità potrebbe essere un'altra!

Nota (*1): Ovviamente le possibilità sono infinite ma noi analizzeremo solo le più probabili!
Nota (*2): A meno che non ci sia una maniera di capire se un tatuaggio è stato fatto molto recentemente... non so... non ho idea ma non credo sia possibile...
Nota (*3): Supponendo che la persona in questione si sia limitata ad aderire al neonazismo senza commettere nessun crimine: in tal caso non basta ravvedersi ma bisogna anche pagare per i crimini commessi.
Nota (*4): Dopotutto mi firmo KGB!

giovedì 11 novembre 2010

L'insostenibile pesantezza

Finalmente (*1) ho terminato “l'insostenibile leggerezza dell'essere” di Milan Kundera.
Non ne ho mai parlato con mia madre ma, sono fiducioso, che questo fosse uno dei suoi libri preferiti, se non il preferito in assoluto.
Mi pare di ricordarlo sul suo comodino, come se volesse averlo sempre a portata di mano per rileggerne alcune delle pagine preferite. Mi pare anche di ricordare di averla sentita consigliare con entusiasmo questo libro alle sue amiche.
Forse i miei sono ricordi imperfetti vero è però che, nella nostra libreria, sono presenti tutti i libri successivamente pubblicati da Kundera.

Mi sovviene che è strano che i libri sui quali abbiamo costruito noi stessi ci sopravvivano... Sono vago e dovrei elaborare su questo concetto per riuscire a farmi capire ma non ne ho voglia. Oggi voglio limitarmi a parlare di questo libro.

Il titolo era allettante e, ammetto di aver letto questo libro, con curiosità ma anche soggezione.
Il libro è scritto molto bene ed è ricco di spunti interessanti (io stesso l'ho già citato un paio di volte in questo mio blog) eppure non mi è piaciuto...
Non è facile spiegare cosa non mi sia piaciuto perché io stesso non ne sono sicuro.
I personaggi, quattro più o meno principali, non mi sono piaciuti: non perché poco credibili ma perché, al contrario, era la loro verosimiglianza a restarmi indigesta.
La trama non mi è piaciuta: si parla delle vite di queste persone senza che queste abbiano particolari obiettivi da raggiungere o nemici da sconfiggere. Sono persone ordinarie nella loro unicità: forse per questo bisognerebbe incuriosirci al loro destino ma a me la loro sorte è rimasta indifferente.
La struttura del libro non mi è piaciuta. Il libro è diviso in varie parti, dedicate ciascuna a uno dei protagonisti, nelle quali lo stesso episodio è visto da una diversa prospettiva; a volte l'ordine cronologico degli eventi non è rispettato e capita di rileggere avvenimenti già descritti in uno dei capitoli precedenti.
Il tutto all'ombra dell'invasione russa della Cecoslovacchia, alla fine degli anni '60, e della successiva occupazione.

Probabilmente però, il motivo principale per cui questo libro non mi è piaciuto, sono proprio i personaggi. Provo a fare un po' di autoanalisi sulle origini della mia antipatia verso i protagonisti.

Uno di questi è Thomas, un rispettato chirurgo, amante e amato dalle donne. Un giorno, per caso, si innamora di una ragazza, Tereza. Si mettono insieme: egli, nonostante sia innamorato di lei, continua a tradirla con le sue amanti. Quando la Cecoslovacchia viene invasa i due fuggono in Svizzera dove sembrano ambientarsi bene. Tereza però è insoddisfatta e, senza discuterne con Thomas, ritorna in patria. Thomas, che aveva un ottimo lavoro come chirurgo, decide comunque di seguirla conscio che non potrà fuggire una seconda volta dal proprio paese. Poi, per motivi politici (Thomas non è comunista), egli deve rinunciare al suo lavoro di chirurgo, prima diventando lavavetri e, infine, contadino.
Nonostante questo è comunque felice e, fino a quando non va a vivere in campagna, continua a tradire Tereza.

Non so: forse mal digerisco il fatto che ami una donna ma la tradisca serialmente con tutte quelle che gli capitano. Lo trovo incoerente, forse immaturo.
Eppure è un bel personaggio: fa consapevolmente una scelta importante rinunciando agli agi della Svizzera per seguire la donna che ama; successivamente, pur senza comportarsi da eroe, non accetta compromessi col regime comunista anche al costo di rinunciare al suo lavoro di chirurgo...

Tereza poi è gelosissima e, solo per impulso, ha lasciato la Svizzera, senza dir niente a Thomas, per tornare a Praga. È gelosa eppure non affronta mai Thomas per chiedergli di rinunciare alle sue amanti perché ha paura di “perderlo”.

Anche lei non mi piace. Si comporta in maniera irrazionale col risultato di danneggiare se stessa e Thomas. Poi il suo non affrontare l'argomento “tradimento” con Thomas la fa soffrire e inacidire per buona parte del libro.

Poi c'è Sabine, una delle amanti di Thomas e suo alter ego. Anch'ella si rifugia in Svizzera ma, a differenza di Thomas, non tornerà mai in patria. Nonostante il successo (è una pittrice) continuerà a vagare per il mondo senza una casa o una famiglia.

Anche questa non mi piace: non sa quello che vuole e infatti non lo trova. Rinuncia all'amore sincero di un uomo, Franz, quando questi lascia la moglie per lei. Non mi è chiaro il perché: penso che Franz non risponda più al modello di uomo ideale che a lei piaceva senza rendersi conto che un modello è soltanto quello. Sabine è più intelligente di Franz e si rende conto che esistono tutta una serie di incomprensioni fra di loro. Anche ella però non affronta questi problemi: non cerca di spiegarsi con Franz e preferisce scappare via...

Non voglio annoiare parlando anche di Franz se non per dire che è totalmente innamorato di Sabine e continuerà ad amarla anche quando ella lo avrà abbandonato.
Comunque anche lui non mi piace!

Temo che mi sia sfuggito il significato più profondo del libro: forse dovrei rileggerlo ma non credo che ne avrò mai il tempo.
Mi sembra che ci siano tanti messaggi disponibile e ogni lettore può pescare quello che preferisce: si può amare e tradire l'oggetto del proprio amore senza amarlo meno; si può amare e avvelenare il proprio amore con la gelosia per tutta la vita senza rendersi conto che non c'era motivo per farlo, e tante altre cose...

E poi ci sono molti spunti di riflessione: ad esempio io non sapevo niente del figlio di Stalin e della sua sorte...
Molto interessante e attuale una riflessione sul mito di Edipo. L'autore fa notare come, davanti a un'accusa, la difesa di alcune persone sia quella di dire: “io non sapevo come stavano i fatti e ho agito in buona fede” (in particolare si riferisce a quei giudici che avevano condannato degli imputati basandosi su prove artefatte costruite dalla polizia comunista...). Poi ricorda il mito di Edipo: Edipo “in perfetta buona fede” aveva sposato sua madre solo che, a differenza dei giudici, una volta scoperta la verità si sente comunque colpevole e, cavatosi gli occhi, si esilia da Tebe.
L'autore non si sbilancia dicendo quale comportamento sia giusto o sbagliato ma accosta solamente fra loro questi due esempi.

Solo una frase fra quelle che mi ero annotato: “L'amore non si manifesta col desiderio di fare l'amore ma col desiderio di dormire insieme” (*2)

Nota (*1): Da quando l'ho iniziato ho letto almeno una ventina di altri libri...
Nota (*2): Tratto da “L'insostenibile leggerezza dell'essere” di Milan Kundera, Adelphi, 1985

mercoledì 10 novembre 2010

Allucinazione


Ho scoperto che Bon Jovi è di origini italiane (vero nome John Francis Bongiovi) e subito mi sono convinto che assomigli moltissimo a Nino D'Angelo...
Ho provato a cercare le foto per provare questo mio convincimento ma, al momento, la somiglianza pare vaga...

Disaffezione 11-Novembre-2010
Ieri, per la prima volta, nonostante ne abbia avuto la possibilità, non ho avuto voglia di vedere le statistiche del blog: che sia il primo segno di disaffezione?

Progresso potenziale 11-Novembre-2010
Ho trovato un programma freeware molto utile, TuxGuitar, per esercitarsi. Attualmente sono alle prese con il Brano 3 (la summa della lezione 4) con il quale non stavo facendo grossi progressi. Poi ho ricopiato lo spartito in TuxGuitar e ora, cambiando la velocità come più preferisco, posso esercitarmi con profitto suonando e risuonando le varie battute...

Batate 15-Novembre-2010
Ho provato a cucinare le patate dolci americane (dette anche batate): risultato interessante. Da riprovare.

Bisba volta 17-Novembre-2010
Stanotte ho sognato Bisba per la prima volta: ero in un centro commerciale gigantesco, lungo almeno un chilometro, e l'ho attraversato tutto chiamando a squarciagola il nome della gattina.
A un certo punto mi è parso di sentirla miagolare a distanza ma non sono riuscito a trovarla. Alla fine, quando mi sono svegliato, mi faceva male la gola: chissà se l'avevo veramente chiamata nel sonno...