«[Figlio dell'uomo] Porgi l'orecchio e ascolta le parole di KGB
e applica la tua mente alla SUA istruzione
» Pv. 22,17

Qui si straparla di vari argomenti:
1. Il genere dei pezzi è segnalato da varie immagini, vedi Legenda
2. Per contattarmi e istruzioni per i nuovi lettori (occasionali e non) qui
3. L'ultimo corto è questo
4. Molti articoli di questo blog fanno riferimento a definizioni e concetti che ho enunciato nella mia Epitome gratuitamente scaricabile QUI. Tali riferimenti sono identificati da una “E” fra parentesi quadre e uno o più capitoli. Per esempio: ([E] 5.1 e 5.4)

mercoledì 19 maggio 2010

Capriola all'indietro

Oggi, all'ora di pranzo, ho visto dalla finestra un capriolo nell'"orto": proprio accanto all'ingresso dal giardino.
Beh, l'orto non è un vero orto ma, un campo di erbacce, con qualche alberello da frutto spaurito. È recintato da una bassa rete e, da molti anni, è più o meno lasciato a sè stesso. In particolare, la rete è così bassa che, i caprioli, la saltano con la stessa facilità con cui noi scendiamo dal marciapiede.

I caprioli sono uno spettacolo piuttosto comune e spesso, all'imbrunire, si vedono a piccoli gruppi nell'orto. In genere li ignoro ma, basta fare un piccolo rumore, per vederli scappar via nella macchia.

Lo scorso mese ho avuto la malsana idea di piantare delle cipolle nell'orto vicino all'entrata del giardino (per poterle tenere meglio d'occhio). Per questo, oggi, non ero particolarmente entusiasta di vedervi così vicino un capriolo; allora ho bussato alla finestra: il capriolo ha alzato le orecchie e ha iniziato a guardarsi intorno senza però scappare. Allora ho aperto la finestra (pioveva forte) e gli ho fatto un urlaccio. Niente: mi ha guardato ma è rimasto al suo posto.
I caprioli hanno il pelo marroncino in questo periodo così, quando ho visto muoversi qualcosa di grigio e piccolo vicino alle sue zampe, ho pensato si trattasse di una lepre!
Un po' seccato, nonostante la pioggia, ho deciso di correre in giardino a scacciare l'intruso.
Questa volta il capriolo, appena mi ha visto arrivare di corsa, è balzato via. Arrivato alla rete del cancello la sorpresa: la "lepre" non era scappata via! E non era una lepre ma un capriolo appena nato! Era piccolino e mi guardava con gli occhi cisposi a un metro di distanza. Le zampine posteriori gli tremavano come se facessero fatica a sostenerlo. Dopo qualche secondo, ha iniziato a fare un buffo versetto come se cercasse di fischiare. Io ho pensato che cercasse di richiamare la madre e, temendo che non tornasse a prenderlo, mi sono subito allontanato. Già dopo aver fatto pochi passi ha iniziato a emettere un suono più distinto: una specie di "ih ih" intermittenti.
Arrivato in casa, ho visto dalla finestra, che la madre era già tornata da lui.

Ho mangiato due toast e poi ho iniziato a preoccuparmi per il capriolino: ho pensato che la madre lo avesse partorito nell'orto ma che però, il cucciolo, non fosse ancora in grado di saltare la rete. Così, mi sono infilato un impermiabile (aveva ripreso a piovere e tuonare forte), e sono tornato nell'orto. Se la famigliola fosse stata ancora nell'orto avrei visto in che direzione la madre sarebbe scappata e avrei messo il piccolo al di là della rete in maniera che potesse seguirla.
Fortunatamente i due si erano già dileguati: ho visto un capriolo a una decina di metri fuori dall'orto ma non so se era la stessa di prima...

Nessun commento:

Posta un commento